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BROLO – Il conto alla rovescia sui “correttivi” al bilancio comunale

La data è imposta dalla relazione della corte dei conti giunta al comune il 22 agosto scorso.
Un documento pesante, che da poco spazio alle repliche, ai “se” ed ai “ma”, da dove emergono responsabilità in capo al consiglio comunale del tempo, alla giunta e che crea, un orizzonte dubbioso e nuvolso per la nuova amministrazione e per il suo consiglio comunale.
Una sorta di conto alla rovescia.
Ma andiamo per gradi.
L’arti 148bis è dedicato al rafforzamento del controllo della Corte dei conti sulla gestione finanziaria degli enti locali.
E dice chiaramente che le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminano i bilanci preventivi e i rendiconti consuntivi degli enti locali ai sensi dell’articolo 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, dell’osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall’articolo 119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilità dell’indebitamento, dell’assenza di irregolarità, suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti.
Stabilisce che ai fini della verifica prevista dal comma 1, le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti accertano altresì che i rendiconti degli enti locali tengano conto anche delle partecipazioni in società controllate e alle quali è affidata la gestione di servizi pubblici per la collettività locale e di servizi strumentali all’ente.
E quindi detta i termini che pare siano davvero perentori.
Nell’ambito della verifica di cui ai commi 1 e 2, l’accertamento, da parte delle competenti sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, di squilibri economico-finanziari, della mancata copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria, o del mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto di stabilità interno comporta per gli enti interessati l’obbligo di adottare, entro sessanta giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di bilancio.
Tali provvedimenti sono trasmessi alle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti che li verificano nel termine di trenta giorni dal ricevimento.

Qualora l’ente non provveda alla trasmissione dei suddetti provvedimenti o la verifica delle sezioni regionali di controllo dia esito negativo, è preclusa l’attuazione dei programmi di spesa per i quali è stata accertata la mancata copertura o l’insussistenza della relativa sostenibilità finanziaria.
E si qui poco da commentare o da aggiungere è la norma.

La cronaca amministrativa invece ci dice che il 22 agosto la Corte dei Conti, in seguito all’audizione del sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, dello scorso luglio, ma soprattutto viste le memorie, le relazioni già note nel 2012 e sentito il relatore referendario, il dottor Antonio Cancilla, ha – facendo sue una serie di problematiche – accertato una serie di criticità e chiede al comune di Brolo di adottare le necessarie misure correttive, proprio nei termini del sopradetto articolo del Tuel.

Il problema ora è che sin qui le responsabilità amministrative, contabili e finanziarie, se c’erano, potevano essere solo della precedente amministrazione, di quella giunta guidata da Salvo Messina e di quel consiglio capitanato da Maria Ricciardello, ma oggi si rischia che queste possono essere condivise anche dai nuovi organismi amministrativi se non si danno la classica “mossa”.
Da quanto scritto dalla Corte dei Conti cadrebbero le tesi, avvalorate pubblicamente – in un primo tempo, prima delle frattura convulsiva degli ultimi giorni di amministrazione –  dall’allora presidente del consiglio Maria Ricciardello nella seduta di approvazione di quel conto consuntivo oggi smontato pezzo per pezzo dalla Corte dei Conti, che il parere dei ragioniere dell’ente vale più ed è prioritario rispetto da quello dettato dal revisore dei conti.

Posizione dell’allora presidente che certamente influì non poco nella determinazione della maggioranza del consiglio di approvare quel conto consuntivo nonostante il parere contrario del revisore dei conti.
Del resto è la logica del controllore e del controllato.
Impietoso il giudizio della corte dei conti – da quello che si evince dalla lettura della deliberazione 110\2014, che è stata da poco distribuita a tutti i consiglieri comunale brolesi, che punta l’indice su ritardi, sul non rispetto del patto di stabilità, sull’inattendibilità e non veridicità dell’impianto contabile, su una serie di sottostime e sul sistematico ricorso all’anticipazione di tesoreria.
Le critiche toccano anche i debiti fuori bilancio.
Occhio attento su spese del personale, in merito agli organismi partecipati, ed ai servizi conto terzi.
E’ grave per l’organismo di controllo finanziario che il comune di Brolo non abbia adottato il bilancio previsionale 2013, vige solo lo schema predisposto dalla giunta gravato dal parere negativo del revisore.
E’ grave che il revisore ha dichiarato, il 19.6.2014 che ci siano i presupposti per il dissesto, anche se il ragioniere dell’ente ha espresso parere opposto.
E’ grave – sempre per i relatori della Corte dei Conti – che non siano stati eseguiti glia adempimenti contabili relativi alla salvaguardia degli equilibri di bilancio per il 2013, al rendiconto per l’esercizio finanziario 2013 e al bilancio di previsione 2014.
Non risulta chiara la situazione debitoria dell’ente.
Una posizione dice la Corte aggravata dai referti al tempo inviati dall’attuale presidente del consiglio e dallo stesso sindaco.
Un giudizio che coinvolge anche i mutui, la prosecuzione dei contratti di diritto privato con i 53 lavoratori precari, e i già citati decreti ingiuntivi che per la corte supererebbero i 4.3 milioni di euro.
Una situazione che porta il comune sull’orlo del bancarotta e con il dissesto ormai acclarato e che impone che il nuovo consiglio, dopo i correttivi, approvi quel conto consuntivo.. ma il comune è ancora senza ragioniere e con due commissari spediti ad hoc per questo conto consuntivo dalla regione siciliana, che possono dare risposte certe solo in politichese.
Lunedì, comunque, dovrebbe aprirsi uno spiraglio sulla questione “ragioniere”, poi il 3 settembre il consiglio comunale brolesesi riunirà per nominare un nuovo revisore dei conti, al posto della dottoressa Tiziana Vinci.. ma intanto il conto alla rovescia è già iniziato e sono già passati 8 giorni.
Son Problemi.

 

admin

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