Politica

BROLO – La “Morte” della Democrazia Partecipata. Irene Ricciardello dice la sua

UN POST CHE PREANNUNCIA ALTRE AZIONI: BROLO E LA MORTE DELLA DEMOCRAZIA “PARTECIPATA”

Dopo le pubblicazioni delle delibere con le quali si sanciva il progetto vincente e nel contempo la divisione del fondo disponibile per il 2020 tra i due progetti sui quali c’era stata l’opzione della giunta, ora il capo gruppo di “Voliamo nel Futuro” dice la sua.

Irene Ricciardello di fatto chiede “giustizia” per tutti i progetti esclusi, ma nel contempo, ponendosi una serie di quesiti, contesta il metodo adottato.

Questo il post.

A Brolo, le votazioni per la democrazia partecipata hanno visto vincere il progetto che prevede la collocazione delle pensiline alle fermate dello scuolabus.

La Giunta, con propria deliberazione n. 388 del 30.12.2020 ha però stabilito di collocare solo 6 pensiline, destinando al progetto il minore importo di 5.856,00 euro, rispetto al totale complessivo di 9.100,00 euro, limitando, di fatto, la portata dell’iniziativa.

A seguito di tale riduzione, è residuata, dunque, una somma pari a 4.144,00 euro che, con delibera di G.M. n. 401 del 31.12.2020 è stata assegnata al progetto che, ai voti dei cittadini, non ha avuto gradimento.

Capisco che, probabilmente, l’esito delle votazioni sia stato “inatteso”, ma il rispetto delle scelte dei cittadini, soprattutto nella applicazione dei principi della democrazia partecipata, avrebbe dovuto essere integralmente eseguito con la destinazione totale delle risorse disponibili, come da volontà direttamente espressa dai “cittadini-amministratori”.

Peraltro, la destinazione integrale di tali risorse e la realizzazione di altre pensiline, è certamente utile per la comunità in quanto è a tutti noto che le fermate dello scuolabus ove collocarle sono più numerose!

E quindi mi chiedo… perchè collocare solo 6 pensiline, quando le fermate dello scuolabus sono molte di più?

E inoltre, perchè assegnare le somme (residue?) per intero ad un unico progetto, che, ai voti, non ha avuto il gradimento dei cittadini?

Anche nella ipotesi di riduzione delle somme da assegnare al progetto vincitore, e pur facendo una forzatura, considerato che i progetti presentati inizialmente erano ben 7, sarebbe stato più opportuno dividere le somme residue per i restanti 6 progetti, e non assegnarle integralmente ad uno soltanto.

Tutti i progetti, infatti, al pari di quelli posti in votazione, prevedevano iniziative in favore della collettività…

Eh si, Brolo, è più che ripartita: ha proprio ingranato la marcia, e correndo, ha lasciato indietro la democrazia, …anche quella partecipata!!!

 

Da leggere nell’archivio del nostro giornale tutti gli articoli su quella che sta diventando una sorta di telenovelas in salsa brolese.

Eccone alcuni

 

Redazione Scomunicando.it

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