Domani sarà un altro giorno. Oggi è così!. Tra le motivazione dell’atto, per il sindaco, la guerra in ucraina, l’emergenza energetica e quella, non superata, legata al covid, ma alla fine non può non evidenziare “anche il clima politico determinatosi dopo le ultime elezioni che ha minato capacità di relazione e coesione fra i titolari delle diverse deleghe”.
Già domani, a Brolo, potrebbe esserci la nuova giunta
Era nell’aria, e per certi versi è stata una decisione annunciata e già anticipata ieri, certamente non presa a cuor leggero, anche dopo il personale successo elettore del primo cittadino brolese.
Questa sera l’atto amministrativo di revoca.
In tanti auspicavano in un atto di clemenza politica, ma ovviamente speranza andata delusa. I conti si pagano come i nodi vengono al pettine ed a pretenderli erano in tanti.
Le motivazione, scrive il sindaco sono per dare nuovo slancio all’attività amministrativa, e sulla necessità “avviare ulteriori iniziative di supporto alla popolazione, ai minori, alle famiglie, agli anziani e alle attività produttive per affrontare e superare, oltre l’emergenza sanitaria da SARS Covid 2 i cui effetti economici e sanitari sono ancora in corso, anche le più pressanti e recenti emergenze scaturenti dalla nota guerra in Ucraina e dal conseguente aumento dell’inflazione e delle tariffe dell’elettricità e del gas che stanno mettendo in ginocchio l’economia del nostro comune”.
Per queste condizione, si legge, “si impone uno slancio dell’azione amministrativa volto a ricercare nuove soluzioni”
Motivazione ovviamente risibili.
Quelle vera si leggono in fondo al documento
Laccoto infatti scrive che per evitare il definitivo consolidamento dei detti effetti che si riserbererebbero in ogni aspetto e ambito della vita civile e sociale della comunità, “che l’attuale composizione della Giunta, avendo riguardo anche alla capacità di relazione e coesione fra i titolari delle diverse deleghe, aventi diverse sensibilità politiche che si sono radicalizzati nelle ultime elezioni politiche e regionali con l’assunzione di nuove posizioni e orientamenti, non è in condizione di affrontare e risolvere le suddette problematiche in ragione dell’incapacità di interagire efficacemente sotto il profilo umano, politico e amministrativo”.
Ciò premesso con il provvedimento sindacale odierno, Giuseppe Laccoto, il sindaco, ha revocato le deleghe a Ziino Carmelo, Fioravanti Tindara, Ricciardello Nuccio, Cipriano Maria Vittoria.
Motivando che ora “si rende necessario rivalutare le scelte programmatiche e conferire ulteriore impulso all’azione amministrativa, attraverso l’azzeramento della Giunta con la revoca di tutti gli assessori, nelle more di una rivalutazione degli accordi politico-programmatici e della verifica della permanenza dell’essenziale rapporto fiduciario per poi giungere alla nomina dì un nuovo esecutivo nell’interesse generale della collettività di riferimento” Per il sindaco “è opportuno pertanto procedere ad una approfondita verifica politica e ad una riconsiderazione complessiva degli assetti dì governo, nella prospettiva di un rilancio del livello dell’azione politico -amministrativa, che risulta di fondamentale importanza per il conseguimento degli obiettivi di mandato alla luce delle suddette nuove emergenze”.
Va detto che la composizione della Giunta Comunale, rientra nelle prerogative esclusive riconosciute al Sindaco dalla normativa in vigore. Una scelta che deriva sia da accordi tra le componenti politiche e sociali, sia da preminenti valutazioni di carattere fiduciario nei confronti degli Assessori, sia dalla sussistenza di garanzie ed intese di partecipazione attiva per una condivisione generale del programma da realizzarsi sino a fine mandato.
Laccoto si è riservato, con successivo provvedimento, di nominare la nuova Giunta Comunale.
Di certo gli addetti ai lavori parlano già della riconferma di 3\4 degli amministratori con l’esclusione, al momento, della sola Cipriano. Questo non spiega comunque il can can delle dimissione dell’intero esecutivo.
Si poteva intervenire chirurgicamente.
Un giro di valzer che dovrebbe vedere, quale new entry, il consigliere comunale Cono Condipodero, oggi tra i più accreditati ad essere nuovo assessore, che rinunciando alla carica in consiglio, darebbe disco verde alla prima dei non eletti, fuori dal consesso, Katia Monastra.
Resta sempre in ballo la nomina dell’eventuale quinto assessore, che in molti vorrebbero essere preso dall’interno del gruppo, senza allargamenti esterni.
Ma tutto questo è ancora tutto da scrivere.
Domani sarà un altro giorno e la notte potrebbe portare ad altri nuovi e buoni consigli.
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