“Rimane il dubbio se chi, populisticamente, cerca adesso di cavalcare la vicenda abbia effettivamente le carte in regola per attribuire responsabilità ad altri”
Dopo la sortita di ieri dell’ex vicesindaco Gaetano Scaffidi che non aveva lesina accuse all’attuale amministrazione in merito alle paventate responsabilità sul rinnovo della concessione demaniale marittima necessaria per la prosecuzione del servizio di alaggio e varo sul litorale di Brolo giunge la replica del Sindaco Pippo Laccoto.
Lui richiama gli impegni assunti in campagna elettorale; evidenzia di aver preso contatti e incontrato più volte, insieme al responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, i funzionari dell’Ufficio Territoriale Ambiente di Milazzo, allo scopo di sbloccare la proroga della concessione demaniale marittima rilasciata al Comune di Brolo nel 2012 e scaduta il 31 dicembre 2017.
Puntualizza che ciò è avvenuto un anno e mezzo prima dell’insediamento della “sua” amministrazione e sottolinea come trattasi “di una vicenda che presenta numerose criticità, già emerse durante la precedente gestione dell’area dell’area demaniale e per le quali l’Ufficio di Milazzo ha espresso la necessità di alcuni approfondimenti tecnici”.
Poi, aspetto positivo, comunica che “lo scorso mese di dicembre 2019, la Regione Siciliana ha esteso al 2033 la validità delle concessioni demaniali in vigore fino al 2018”.
E per il sindaco questo rappresenta “una importante opportunità che il Comune di Brolo è pronta a cogliere, non appena l’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente definirà le modalità di presentazione delle richieste, chiedendo di estendere la validità della Concessione demaniale marittima”.
Laccoto non nascondendo “le notevoli difficoltà a cui abbiamo dovuto far fronte” è fiducioso che “seguendo con attenzione la vicenda e stiamo compiendo tutti i passaggi necessari per riattivare la concessione”.
Passaggio fondamentale e prioritario, scrive il sindaco di Brolo per “consegnare un assetto definitivo e strutturato alla nuova gestione”.
Poi l’affondo politico al dire di Gaetano Scaffidi: Rimane il dubbio se chi, populisticamente, cerca adesso di cavalcare la vicenda abbia effettivamente le carte in regola per attribuire responsabilità ad altri”.
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