Dopo l’azzeramento e l’immediata rinomina della giunta comunale, giunge il comunicato del gruppo politico VoliAmo nel futuro: “Le regole della democrazia non albergano a Brolo!”
Di male in peggio…
il comunicato integrale del gruppo consiliare d’opposizione
Ieri, abbiamo scelto il silenzio, e ci siamo sorbiti, con non poco stupore le motivazioni risibili che spaziavano da Putin all’inflazione, dalla Guerra alla crisi energetica, cui il sindaco Laccoto si è aggrappato per dare corso all’azzeramento della giunta.
Un atto che in realtà giunge praticamente all’indomani delle elezioni regionali e che, per gli “addetti ai lavori” non rappresenta assolutamente un fulmine a ciel sereno nell’ormai tenebroso cielo brolese. Anzi!
Laccoto nelle premesse parla di rivalutazione degli accordi politico-programmatici e di voler procedere ad una approfondita verifica politica, per poi, oggi, giungere alla defenestrazione di un unico assessore, la cui “colpa politica” in realtà sarebbe stata quella di aver (giustamente) appoggiato la campagna elettorale del marito, candidato in una lista diversa dalla sua (ma pur sempre all’interno della medesima coalizione di centro destra).
L’anomalia
A dire il vero, proprio leggendo le motivazioni dell’azzeramento della giunta, nel nostro toto defenestrazione, avremmo messo al primo posto il suo vicesindaco Ziino, oggi ancora coordinatore cittadino del PD, quindi in netta opposizione al governo di centro destra che lo stesso Sindaco rappresenta.
Questa, per noi, è la vera anomalia nella giunta Laccoto!
lesa maestà
L’azzeramento della giunta, che in realtà celava la ragione di defenestrare un unico assessore, è la prova che, a Brolo, avere una idea politica diversa da quella del sindaco, è peccato di lesa maestà. Anche per chi si è davvero dato da fare per onorare gli impegni presi, lavorando attivamente e dimostrandosi il miglior assessore della giunta Laccoto ad oggi.
Laccoto è e sarà sempre uguale a sè stesso e neanche la considerazione che il paese non lo ha votato, dimostrando di non aver gradito il “repentino cambio di casacca”, lo ha fatto riflettere.
Non entriamo nel merito della nuova nomina fatta.
Ma una riflessione vogliamo pur farla… nella vita, non bisogna mai demordere! Finalmente, dopo un decennio di inchini e dipendenze politiche alla corte di Laccoto, l’ormai ex consigliere comunale Cono Condipodero ha finalmente coronato il suo sogno di sedere sulla poltrona da assessore.
A lui, e a tutta la “nuova” giunta Laccoto, il nostro augurio di buon lavoro, fiduciosi che presto, insieme e in sinergia, risolleveranno la nazione dai problemi del caro energia e l’Europa intera dal grave problema della guerra in Ucraina!
I consiglieri comunali
Irene Ricciardello, Marisa Bonina, Carlo Miracola
Per la cronaca avevamo già abusato del dipinto di Karen Svoboda, relativo alla seconda defenestrazione di Praga, per “raccontare” un episodio analogo della politica brolese.
Una nemesi storica. Allora era toccato al Cono Condipodero che si era “discostato dai valori che avevamo condiviso” si lesse nel comunicato di “Per Brolo”.
Sempre una storia di appoggi elettorali mancati. Sempre elezioni regionali di mezzo.
La storia si ripete. Allora eravamo nel novembre del 1997
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