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BROLO – L’ombra lunga del caso Sammartino aleggia sulle future elezioni?

Potrebbe essere così.

nuovi scenari?

Dopo il terremoto giudiziario di stamani, Luca Sammartino ha subito rimesso, nelle mani del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ogni delega ricevuta. Un atto dovuto anche perchè al momento  per un anno il giudice esclude ogni cariche elettive dopo la misura della sospensione dai pubblici uffici.

Questo mentre il mondo politico vicino all’ormai ex vicegovernatore dell’isola (Lega), esprime solidarietà ed ha fiducia che saprà dimostrare quanto prima la propria estraneità a quanto gli viene contestato apprezzandone quanto fatto nella sua attività politica di deputato regionale con amore e passione per la Sicilia.

Future ripercussioni

Ma la vicenda di Sammartino potrebbe avere ripercussioni politiche anche nel mondo politico brolese.

E su questo, pur essendo ancora nell’area delle illazioni politiche, ma non della fantapolitica, cerchiamo di chiarire alcuni punti che diventano ora spunti di discussione.

Fermo restando che Renato Schifani potrebbe assumere ogni decisione in merito alla sostituzione di Sammartino dopo le prossime Europe, tenendo conto anche dei risultati che la Lega potrebbe avere in termini di consenso, diciamo subito che stamani a Palermo, nei corridoi dell’Ars, se ne discuteva apertamente.

Alla Lega tocca di diritto quel ruolo. E chi se non l’onorevole Giuseppe Laccoto può assumerlo?

Una lunga serie di legislature regionali alle spalle, l’esperienza giusta, il saper intuire le logiche della politica non solo regionali anticipandone i tempi, fanno dell’onorevole brolese l’uomo giusto per la carica assessoriale. Attualmente Pippo Laccoto è il Presidente della Commissione Salute, servizi sociali e sanitari, un ruolo che potrebbe andare ad una leghista palermitana, giusto per mantenere gli equilibri politici. E del resto l’incarico assessoriale è un ruolo che “il professore” ha sempre agognato e potrebbe essere la giusta ciliegina sulla torta della sua lunga carriera politica.

E questo che ci azzecca con le elezioni brolesi?

Nei giorni passato il Gruppo di maggioranza ha già espresso la voglia della sua candidatura. L’hanno chiesto a gran voce con un documento politico che per la verità l’attuale sindaco non ha accettato in maniera ufficiale ma sembra proprio che sia così.

Ma il ruolo di assessore regionale è incompatibile con quello di sindaco del comune, su questo è chiaro l’Art. 12, comma 5, della legge regionale 26 agosto 1992, n. 7 e s.m.i..

Delle due l’una.

Quindi Laccoto potrebbe scegliere di restare sindaco di Brolo, dove non ci sono dubbi su una sua rielezione plebiscitaria, oppure dare mandato al Gruppo, sotto la sua supervisione, di designare il suo sostituto.

Una partita interna tutta da giocare.

Così in attesa che Schifani scopra le sue carte e dia i tempi di nuove designazioni, a Brolo tutto potrebbe rimettersi in movimento.

 

 

 

 

Redazione Scomunicando.it

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