A Brolo sarà celebrato il mito della Madre terra con l’esposizione di due reperti di notevole pregio storico – artistico che rappresentano la “fertile bellezza” della divinità femminile primordiale, presente in quasi tutte le mitologie. Le due sculture in onore di Iside ed Afrodite, svelano nella marmorea bellezza la grazia e la potenza dell’universo femminile sono visionabili presso la sala multimediale Rita Atria che ha subito un interessante restyling proprio per ospitare quest’evento denominato “Splendida Sicilia Solidale – Mater Gea”.
Interessante articolo di Katia La Rosa recentemente pubblicato sulla pagina Cultura della Gazzetta del Sud.
La manifestazione è promossa dall’associazione Noi! e dall’Amministrazione Comunale brolese ed ha trovato validi partners negli Assessorati Regionali al Turismo, ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana e con il Parco della Valle dei Templi.
Questo il testo redatto della La Rosa.
A Brolo sarà celebrato il mito della Madre terra con l’esposizione di due reperti di notevole pregio storico – artistico che rappresentano la “fertile bellezza” della divinità femminile primordiale, presente in quasi tutte le mitologie. Le due sculture in onore di Iside ed Afrodite, svelano nella marmorea bellezza la grazia e la potenza dell’universo femminile .
La seconda edizione di Marevigliosa Brolo, […] al museo multimediale “Rita Atria” con l’inaugurazione della mostra “Splendida Sicilia Solidale” MaterGea dedicata ai culti Femminili del Mediterraneo da Iside ad Afrodite.
“Quest’anno – ha spiegato il sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, abbiamo voluto trasformare la seconda edizione della kermesse Marevigliosa in un contenitore di arte, cultura per promuovere ed esportare i beni artistici del nostro immenso patrimonio per renderli fruibili ed itineranti. Si è rivelata strategica, infatti, la collaborazione tra gli assessorati dei Beni Culturali e del Turismo della Regione Sicilia”.
L’ Afrodite callipigia” e l’”Iside” del polo museale di Marsala, grazie anche alla collaborazione con il Parco Archeologico della valle dei Templi di Agrigento, che ha abbracciato l’idea della mostra, saranno esposte per tutta la durata della manifestazione (in programma dal 30 luglio al 7 agosto).
Le due statue del mito della madre terra rievocano la sinuosa femminilità traboccante nella fertile bellezza della perfezione delle linee scolpite nel candido marmo.
La mostra è dedicata alle testimonianze archeologiche sulla spiritualità femminile del Mediterraneo attraverso immagini in forma scultorea di divinità potenti provenienti dai musei siciliani corrispondenti alle sedi di culto di fondamentale importanza nel mondo antico: il Museo Lilibeo di Marsala (che ospita le statue marmoree di Venere Callipige e di Iside), città in collegamento con l’antico santuario di Erice e con il mare e il Museo di Aidone Nello specifico la “Venere Callipigia”, è stata ritrovata nel 2005 A Marsala, nell’area del Boeo , durante uno scavo eseguito dalla Soprintendenza BB. CC. AA. di Trapani.
La statua di Iside invece, è stata ritrovata a Marsala tre anni dopo, (2008) a grandezza naturale di Iside, antichissima divinità di origine egizia, adottata in età imperiale anche dal Pantheon romano, anch’essa acefala e in marmo bianco. L’identità di Iside, oltre ad assumere la prerogativa di protettrice dei naviganti del mare, nell’adattarsi alle esigenze pragmatiche ed individualistiche della religiosità popolare romana, può entrare più agevolmente nel mondo mediterraneo, introdotta a Roma attraverso i sovrani greci dell’Egitto, i Tolomei in epoca tardo ellenistica, conoscendo subito una ampia diffusione.
La mostra è stata curata dall’archeologo Sebastiano Tusa, sovraintendente del Mare della Regione Sicilia.
Katia La Rosa
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