Non solo sport, ma emozione pura e ricordo vivo.
Si è concluso nel migliore dei modi il 4° Memorial “Antonio Pizzuto e Antonio Caporlingua”, svoltosi dal 5 al 7 settembre sui campi del Ricc Padel Brolo e del Fenix Sports Club, valido come dodicesima prova del circuito open regionale FITP. Un torneo che ha regalato al pubblico giornate di grande padel, con match di altissimo livello e una cornice calorosa e partecipe.
Ad alzare il trofeo nella categoria Open è stata la coppia palermitana Antonio Terzo – Antonio Campo, capace di imporsi con autorità sugli argentini Gino Cover – Facundo Cepeda con un netto 6/1 6/4. Un match che ha messo in mostra tecnica, potenza e affiatamento, chiudendo con un successo limpido una tre giorni di grande padel.
Nella terza fascia, gioia tutta brolese con Mauro Princiotta, che in coppia con Renzo Millevoi ha superato la coppia Timpanaro – Naní. Combattutissima invece la finale della quarta fascia, risolta solo al terzo set: a spuntarla è stato il duo Arena – Palazzolo, che ha avuto la meglio sui brolesi Buzzanca – Ridolfo, protagonisti comunque di uno splendido percorso.
Ma oltre il risultato sportivo, il Memorial ha avuto – come ogni anno – un significato speciale: il ricordo di Antonio Pizzuto e Antonio Caporlingua, a dieci anni dalla loro prematura scomparsa. Durante la premiazione finale, le famiglie dei due giovani sono state accolte con un caloroso abbraccio da parte del pubblico e degli organizzatori, in un momento carico di emozione che ha sottolineato lo spirito autentico dell’evento: trasformare il dolore in memoria viva e condivisa.
“Questo torneo rappresenta il nostro club e la nostra comunità – hanno ricordato gli organizzatori – perché è dedicato ai nostri amici Antonio e Antonio, che continueranno a vivere nei nostri cuori ogni volta che la pallina rimbalza sul campo”.
Il Memorial si conferma così non solo un appuntamento sportivo di rilievo per il padel regionale, ma anche un momento di coesione e solidarietà che rende onore a due ragazzi mai dimenticati. Brolo, ancora una volta, ha saputo unire sport e memoria, competizione e amicizia, mostrando come lo sport possa diventare veicolo di valori profondi e universali.
«Ricordare è fondamentale, perché il ricordo di una comunità significa che due giovani come Antonio Pizzuto e Antonio Caporlingua hanno lasciato un segno profondo, non soltanto nei loro familiari, ma in tutti noi. Il Memorial non è solo un torneo, è la dimostrazione che la memoria collettiva sa trasformare il dolore in un patrimonio di affetto, amicizia e valori condivisi. E questo è il modo più autentico per far vivere ancora Antonio e Antonio nella nostra quotidianità».
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