Bagno di folla per l’opera prima del professore-filosofo Luciano Armeli Iapiochino presentata a Brolo, nella sala “Rita Atria†domenica scorsa.
Il libro, dall’intrigante titolo “Il Tiranno e l’Ignoranza†edito da Armenio Editori di Brolo , che si avvale in copertina del disegno di Cristiano Banti, “Galileo Galilei davanti al Tribunale dell’Inquisizione†del 1857, è stato introdotto e presentato dal professor Michelangelo Gaglio, uomo dalla dotta quanto fluida cultura, che ha posto quesiti, interrogativi ma anche ampiamente illustrato i contenuti ed il significato di quest’opera.
Replica, precisa, stigmatizza ma anche chiarisce, sempre in veste personale, con vene di pessimismo ma anche con grande intensitàemotiva e partecipativa Luciano Armeli Iapichino, dando vita ad un dibattito – una decina di interventi, tra giovani e rappresentanti del mondo scolastico e della cultura locale.
Tutte le persone presenti, catturati dalla vis polemica molto stimolante, divenuta il filo rouge dell’incontro, possono dire di essere divenuti veri protagonisti di una giornata letteraria intensissima e per certi versi inusuale.
Salvo Messina, il sindaco, nell’intervento di apertura, non limitandosi solo ai saluti, ha evidenziato l’impegno dell’amministrazione che ha avviato una vera e propria crescita culturale della collettivitàlocale.
Ha curato le pubbliche relazioni della manifestazione Beatrice Rasizzi Spurio mentre gli aspetti tecnici e gestionali sono stati gestiti i dallo staff dell’ufficio turistico comunale.
Massimo Scaffidi
note tecniche
il Libro
testo tratto dal sito internet dell’autore: www.civiltaaltramonto.it
Dopo secoli di evolutivo progresso il mondo sembra aver esaurito la luce della civilizzazione e nelle tenebre della sua azione auto-distruttrice risponde, schiavizzato, alle logiche del nuovo ed ultimo Tiranno planetario: l’Ignoranza.
Parassitismo ed Inettitudine, Frustrazione ed Invidia, Pregiudizio ed Asfissia spirituale regolano le dinamiche relazionali nel III Millennio.
John W. McAllyster è l’emblema di una minoritaria categoria sociale: quella dei disadattati, umili assetati del “sapere†e portavoce di modelli di pensiero e comportamentali illuminanti e civili, che affrontano quotidianamente lo sterminato esercito del Tiranno ed il suo credo esistenziale anacronisticamente incomprensibile.
“Un uomo ben integrato in uno di quei pochi lembi di civiltàrimasti, ancora per poco, fuori dalla conquista del Tiranno; lembi non ancora espugnati dai feroci “conquistatoresâ€Â, pronti a porre in essere una fiera azione di conversione ed imporre i loro modelli.â€Â
Deertown, (“Deer†etim. ingl = cervo – etim. grec. = nebros =â€ÂNebrodiâ€Â, “Cittàdei Nebrodiâ€Â, luogo di fantasia collocato nella Sicilia Orientale da cui l’autore da origine alla sua nichilistica osservazione) rappresenta la nuova utopia, non quel luogo che “non c’èâ€Â, quell’ideale societàperfetta e vagheggiata dai filosofi del passato, ma uno spazio del “nulla†angosciosamente esistente che il Tiranno ha eletto a baratro sociale e necropoli del pensiero.
“Il Tiranno e l’Ignoranza”, edito da Armenio, opre prima del professore, giovane filosofo contemporaneo, Luciano Armeli, è espressione di un’anima intellettuale, sensibile e consapevole dei mali che affliggono il proprio tempo. Il tiranno del terzo Millennio è l’ignoranza, fardello sulle spalle di questa societàottenebrata da imperanti modelli distruttivi, volti a ribaltare quella gerarchia di valori che è condizione essenziale per l’autoconservazione.
L’originalitàdell’opera si realizza a partire dalla commistione dei generi letterari presenti: romanzo, saggio, invettiva. L’ibridazione letteraria diviene uno strumento per condurre una riflessione sulla societàcontemporanea, massificata, materialista, vuota, superficiale.
Il protagonista, John W. McAllyster è emblema di una categoria sociale minoritaria, che combatte il regresso e l’involuzione di una civiltàal tramonto. John, paladino della conoscenza, di valori illuminanti e civili, affronta il tiranno col solo scudo del sapere. E, colpito duramente dai dardi dell’ignoranza viene condannato ad un triste epilogo.
Lo spazio in cui si muove l’azione è Deertown, un’immaginaria cittàdei Nebrodi, luogo in cui l’autore del romanzo vive, spazio reale e simbolico, collocato nella Sicilia orientale.
La dimensione spaziale dàavvio alla ridefinizione del concetto di utopia, da societàideale e vagheggiata, ma irrealizzabile e quindi inesistente, a “spazio del nulla” – come lo definisce lo stesso autore – angosciosamente esistente che il Tiranno ha eletto a baratro sociale e necropoli del pensiero”.
Diversificato è il retroterra filosofico-letterario di cui l’opera si nutre, primo fa tutti, il concetto di nichilismo che nega l’esistenza di un determinato e assoluto sistema di valori, ed assume una chiara connotazione nell’annuncio nietzscheano della morte di Dio.
“Dio è morto” e con lui i valori e la morale tradizionale, lasciando l’uomo smarrito e disorientato. “Assistiamo – afferma il Professore Armeli – a un capovolgimento di valori e accogliamo tutto con entusiastica indifferenza”.
L’umanità, sprofondata nell’angoscia e nel caos, sta attraversando, in questo momento storico, una crisi planetaria che il sociologo francese Edgar Morin definisce “fase damoclea”.
“L’euristica – ci spiega il Professore – intesa come ricerca di una soluzione che possa fermare il declino dell’umanitàe che nei secoli ha partorito sistemi etici, politici, sociali, religiosi non ha portato a un equilibrio planetario e – conclude Armeli – ha meritato il Nobel del fallimento”.
Dall’immersione dell’individuo in questo flusso di aberrazioni e brutture si origina la morte esistenziale, morte intra nos, che fa emergere quella potenziale carica auto-distruttiva insita in ogni individuo, irrompendo sulla scena del mondo come espressione di protesta.
“Un romantico contemporaneo – per definizione del suo stesso creatore – un uomo che ha bevuto dal calice dei sacrifici per migliorare la sua condizione sociale e si ritrova estraneo nel vivere contemporaneo”. Che ci sia identificazione tra l’autore e il protagonista del romanzo, tra John W. McAllyster e Luciano Armeli è lo stesso Professore che ce lo conferma: “Totale identitàdi pensiero – ci dice – ma se per McAllyster vi è un risvolto nichilistico, l’autore non è ancora uscito di scena, ed è per questo – conclude il professore – che ho creato un portale www.civiltaaltramonto.it che è un tentativo finalizzato ad alimentare la riflessione e scuotere le coscienze nel caos odierno”.
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