di Claudia Lentini
Le relazioni sociali sono fondamentali per il nostro benessere, la capacitàdi cooperare o la semplice propensione, espressa dai membri di una comunità, può influenzare significativamente i caratteri dello sviluppo sociale, economico e politico, la crescita, in termini generali, non è data solo da fattori di carattere economico, (capitale umano, fisico e naturale), ma anche e soprattutto, dal tessuto sociale ed istituzionale.
E’ l’incipit che accoglie il navigatore di internet, è il biglietto da visita on-line che, un piccolo paese di 5.700 abitanti, frapposto alle centralissime Capo d’Orlando e Patti in provincia di Messina, regala ai curiosi turisti del web.
Brolo è molto di più.
Alla tradizione storica, prima borgo marinaro, poi sede nobiliare, infine crocevia di commerci marinareschi, riscopre giàdagli anni ottanta la sua vocazione turistica, sviluppando oggi anche una discreta economia commerciale. Ma Brolo è molto di più.
Tutto ruota intorno ad alcune figure chiave, come l’attuale sindaco Salvo Messina, 36 anni, da 7 amministratore pubblico, prima era assessore al turismo, ed al suo staff, ma anche e soprattutto ad un “anima cittadina†certamente disponibile, affabile ed in grado di far gruppo, d’essere societas quando occorre.
Badate non parliamo di normale, obbligatoria, doverosa amministrazione, non parliamo di soggetti aventi diritto per patologia od altro, di queste attivitàa Brolo si ha il buon gusto di non fregiarsi, come altri non fanno.
Due le strategie politiche in campo, attenzione verso i cittadini, soprattutto verso i giovani ed un nuovo vocabolario, da cui estrarre non solo una terminologia diretta, efficace e moderna, ma anche un nuovo modello di marketing, non freddo od utilitaristico, piuttosto partecipativo, un manualetto dove scovare, individuare il ventre molle delle emozioni, passioni, disagi, ideali e dar loro respiro.
Ma i brolesi? La civitas? Come hanno accolto e soprattutto vissuto gli stimoli ricevuti?
Manco a dirlo, col cuore.
E’ particolarmente evidente nel caso della produzione cinematografica di Italo Zeus, suo il film finito di girare proprio ieri, come la capacitàintrinseca del progetto di costituire una vera e propria rete di relazioni sociali, comparse, tecnici, maestranze (che per altro hanno operato quasi tutti a titolo gratuito), abbia generato capitale sociale, spendibile anche in seguito, centinaia di cittadini si sono ritrovati a condividere un’esperienza formativa oltre che divertente, con spirito genuino, fatto tanto dall’esserci quanto dal contribuire a fare, know how impagabile.
A questo aggiungiamo, per esempio, anche il nuovo modello di colonia comunale, per un mese oltre cento bambini, tra i 6 ed i 14 anni, sperimenteranno modulistiche didattiche diverse che portano all’educazione al sentimento, affiancando alle attivitàtradizionali anche percorsi di lettura (ad esempio “Il Piccolo Principe†di Antoine De Saint-Exupéry), arte, ecologia ed integrazione dei diversamente abili, a tal proposito, emergono all’interno del progetto, figure alternative come il consulente culturale e della trans-comunicazione che quest’anno affiancano lo psicologo.
Esprimo tutto il mio assenso, stupita e felice. Plaudo a quanto sta accadendo a Brolo, al piccolo borgo marinaro che sa essere Grande quando deve, un suolo, una comunità, valori condivisi che fanno diradare anche le nebbie del passato, si cresce tutti insieme, ben vengano i tanti Italo Zeus, i Salvo Messina, i giovani che eleggono i poeti a leader politici, le sale multimediali che diventano poli aggregatori ed aggreganti e che si intitolano agli “eroi per caso†della nuova lotta alle mafie, ben vengano i tanti brolesi, ben venga la voglia di scommettere e fare tutti insieme.. magari fosse così anche altrove!!!
La politica, in storie come questa, ci sta dentro per via delle sue responsabilitàsociali e se capita d’incontrare una comunitàcapace di unirsi sulle cose “serie”.. è bello e va detto.
“Il rendimento reale delle istituzioni è modellato dal contesto sociale all’interno del quale esse operano†R. Putnam
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