La replica da parte del gruppo Bolo Riparte alle accuse di Gaetano Scaffidi.
Ma il consigliere d’opposizione non demorde “per farli contento dovrei tacere”.
“C’è chi lavora quotidianamente nell’interesse della comunità e c’è chi, invece, ha l’unica preoccupazione di alimentare la fiammella del risentimento e del malanimo, come troppo spesso è avvenuto nei cinque anni scorsi. Queste persone, che tradiscono lo stesso spirito che dovrebbe animare il ruolo di consigliere comunale, si lanciano in affermazione spregiudicate, che contrastano con la realtà dei fatti e con il contenuto dei documenti.”
Inizia così il comunicato di quest’oggi del gruppo “Brolo Riparte”. Una dura replica alle accuse mosse ieri da Gaetano Scaffidi.
Nel comunicato si legge ancora:
“Il consigliere Scaffidi Lallaro, d’altronde non nuovo a simili prodezze, ieri ha diffuso un comunicato zeppo di inesattezze e di pessime allusioni. Innanzitutto ha affermato che l’Amministrazione avrebbe erogato diciottomila euro in favore di un’Associazione che avrebbe proposto quello che lui ha definito “fantomatico progetto”.
In realtà, la somma deliberata a titolo di contributo (basta confrontare la delibera di Giunta n. 320 del 23 ottobre scorso) è stata di seimila euro [come evidenziato anche nel passato articolo da parte della redazione ndr] e, peraltro, l’iniziativa dell’Amministrazione si inquadra nel solco di una serie di azioni a supporto di un settore in sofferenza, come quello del commercio”.
Sul punto interviene anche il Vicesindaco Carmelo Ziino che ha la delega al commercio: ” “L’Amministrazione ha ritenuto di sostenere un progetto importante ed innovativo che punta, tra l’altro, sulla promozione della vendita online da parte dei commercianti brolesi e che ha già ottenuto l’adesione di circa sessanta attività”.
E sul balcone
“Non meno bizzarra è la stessa affermazione che riguarda la ristrutturazione di quello che viene astiosamente definito il…balcone del Sindaco.- si legge nella nota dell’amministrazione.
Ed è lo stesso sindaco che sottolinea: “Abbiamo ereditato una struttura fatiscente e siamo intervenuti per dare all’edificio un minimo di dignità, dapprima ritinteggiando gli uffici, quindi con un’opera di risanamento dei locali seminterrati e, da ultimo, col rifacimento del balcone collocato all’ingresso del Municipio. Chiunque può notare non solo la condizione di degrado in cui versa, ma anche il potenziale pericolo che riveste per chiunque entri nel palazzo comunale che non è la casa del sindaco, ma la casa di tutti i brolesi”.
Insomma affermazioni animose e senza pudore.
Cos’ le taccia il documento stampa che li bolla così “Chi ironizza senza dare atto delle cattive condizioni della struttura, non fa altro che evidenziare quel modo padronale di concepire la Casa Municipale che ha caratterizzato l’incarico amministrativo ricoperto da qualcuno negli scorsi cinque anni. Quel pudore che, invece, dovrebbe suggerire il silenzio a chi ha ricoperto negligentemente per cinque anni l’incarico di Assessore ai tributi ed ha lasciato in eredità una gestione disastrosa a causa di strampalati cambi di software che continuano a creare disservizi ai cittadini e danni alle casse comunali”.
Inizio di una polemica certa.!
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