È riemerso questa mattina, dalle acque limpide dello Scoglio, il Cristo degli Abissi di Brolo. Una cerimonia suggestiva che apre ufficialmente la Festa della Marina, diventata uno degli appuntamenti più sentiti dalla comunità marinara del borgo tirrenico.
Pescatori, amministratori, componenti delle assocaizoni legate al mare, fedeli e turisti hanno assistito al rito della riemersione: la statua del Cristo, simbolo della protezione divina per chi vive e lavora in mare, è tornata a galla grazie alle mani esperte dei subacquei locali, tra gli applausi dei presenti. Una scena che ogni anno rinnova l’identità profonda di Brolo, come ha detto l’assessore al turismo Nuccio Ricciardello, fondata sul legame indissolubile con il mare.
Il programma della festa
La giornata di sabato proseguirà nel pomeriggio con la celebrazione della Santa Messa sul “moletto” e la processione della Madonna dei Pescatori per le vie del quartiere marinaro. In serata, festa sul lungomare con giochi per bambini e il concerto della band “XXL”.
Domenica sarà il turno della spettacolare “Ntinna a mare”, la tradizionale gara di destrezza sulla trave scivolosa sospesa sul mare, tra risate e tifo della folla. Al tramonto, la statua del Cristo sarà portata in processione per mare verso lo “scoglio”, luogo simbolico e amatissimo dalla comunità, a suggellare il legame tra fede e mare. La festa si concluderà con lo show comico dei “I 4 gusti” in piazzetta e lo spettacolo dei fuochi pirotecnici in mare, riflessi sulle onde.
Anche quest’anno l’Associazione “A Marina” ha curato ogni dettaglio dell’evento, che offrirà anche l’occasione per gustare le specialità locali a prezzi promozionali nelle attività del lungomare.
La forza delle tradizioni
La Festa della Marina è molto più di un evento folkloristico: è la celebrazione di un’identità. La riemersione del Cristo, la Madonna dei Pescatori, le processioni, la “ntinna” sono simboli di una cultura marinara che resiste al tempo e trasmette valori di solidarietà, fede e comunità.
In un’epoca in cui il rischio di dimenticare le proprie radici è sempre più forte, tradizioni come queste rappresentano un patrimonio prezioso: tengono unita la comunità, educano al rispetto del mare e raccontano ai più giovani il sacrificio e la dignità del lavoro dei pescatori brolesi.
Il Cristo degli Abissi che torna alla luce dai fondali non è solo un gesto religioso: è un richiamo alla memoria collettiva, alla bellezza e alla fragilità del nostro rapporto con il mare, alla necessità di custodirlo con la stessa devozione con cui i marinai brolesi affidano a lui le loro vite.
Anche quest’anno, dunque, Brolo si trasforma in un piccolo santuario del mare e della tradizione, offrendo a chiunque vi partecipi un’occasione unica per ritrovare il senso autentico delle feste popolari: la gioia di stare insieme, l’orgoglio per le proprie radici e la speranza di un futuro ancorato alla bellezza del passato.
Una festa che è anche l’occasione per ricordare chi l’ha voluta e chi anche quest’anno si è prodigato per la sua riuscita senza se e senza ma. Nasce mentre era sindaco Basilio Germanà e assessore al turismo Mimmo Magistro, poi si strutturò meglio già ai tempi di Salvo Messina, chi ci ha creduto… In tanti a partire dalla famiglia “Iachino”, Manuela Ricciardi, i Caranna, Pippo Repici, Lucia Genua ef i Briguglio, ed ora i Crinò, i Vitale, i Virzì. Chi non c’è più come Rosetta Condipodero e Melo Repici, le associazioni – vecchie e nuove anche di fuori paese – , il club nautico ed i diving che ogni anno – in un’alternanza anche di ruoli a volte anche spigolosi – offrono servizi senza nulla chiedere in cambio, da citare in quest’edizione Tony Barchitto Ricciardi e Antonio Scaffidi, le amministrazioni locali, che susseguendosi, sono sempre presenti alla pari della componente religiosa perchè la festa parte proprio da qui …. dall’intima essenza della religiosità e della fede.
Quest’anno la Festa ha goduto del patrocino dell’Assessorato Regionale al Turismo e dell’ARS.
la festa 2025
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