Quello di ieri è stato un ulteriore step del progetto di prevenzione primaria partito già dalla scorsa estate che ha avuto come interesse in un primo momento, una campagna di informazione per le famiglie con figli in età adolescenziale.
Nel pomeriggio di ieri i protagonisti sono stati i ragazzi che hanno liberamente parlato del disagio adolescenziale visto con i loro occhi, con quelle che sono le possibili motivazioni scatenanti e le abilità di vita di cui si sentono padroni, gli obiettivi e i valori, le capacità critiche e di discernimento, i loro pensieri, e i loro stati d’animo, le loro paure e le loro debolezze, i punti di vista di una generazione che sta crescendo e che sempre più ha bisogno di guardarsi dentro con semplicità e lealtà per trovare le giuste strategie al fine di affrontare al meglio i disagi propri della loro età.
Finalità degli incontri, oltre al dialogo ed al confronto tra “tecnici” e ragazzi, è anche quello di mappare le eventuali sacche di disagio sociale e generazionale eventualmente presente sul territorio, e quindi definire strategie, anche preventive, per arginarle.
Questi interventi rientrano in un progetto più ampio che l’amministrazione comunale, da qualche anno, ha avviato proprio per meglio definire e migliorare la qualità della vita sul territorio
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