Intanto il comune ha già promosso opposizione al decreto ingiuntivo
Il giudice del tribunale di Patti Michela Agata La Porta ha nei giorni scorsi, vista la documentazione prodotto da un’azienda di Sant’Angelo di Brolo che effettua spettacoli musicali ma anche noleggia attrezzature e servici fonici, ha emesso un decreto ingiuntivo, in forma provvisoriamente esecutiva nei confronti del comune di Brolo.
Sono oltre 120mila euro le somme rivendicate per servizi e prestazioni effettuate dal 2000 al 2013 in favore del comune tirrenico che ha già presentato opposizione.
E il decreto ingiuntivo è l’ultima azione di rivalsa finalizzata al recupero delle somme avanzate che l’imprenditore ha intrapreso, nel tempo, per rivendicare quanto effettuato e che pare nessuno contesti nel merito dell’effettiva messa in atto delle stesse (sostanza) ma nella procedura del provvedimento (forma).
Il caso è diventato subito politico.
Infatti il consigliere comunale d’opposizione Gaetano Scaffidi, ha evidenziato, commentando l’annunciata opposizione al decreto ingiuntivo che “la cosa “particolare” è che ad opporsi, oggi, a questo decreto troviamo quello stesso Laccoto (sindaco fino al 2007 e assessore fino al 2012) sotto la cui amministrazione sono stati commissionati gran parte di quei lavori”.
Una stoccata che non passa inosservata e che da spazio alla replica del vicesindaco brolese, l’avvocato Carmelo Ziino, che è anche – tra l’altro – assessore al Contenzioso, Bilancio ed Economato.
Ziino osserva come “l’Amministrazione comunale, anche in questa occasione, ha agito tempestivamente ed al fine di tutelare gli interessi della collettività brolese”.
Poi puntualizza che “Si tratta, peraltro, di somme già richieste da parte della ditta che ha notificato il decreto ingiuntivo all’Organismo di liquidazione quando, chi oggi fa sterile polemica, era in maggioranza. Ma tali somme non sono state ammesse alla massa passiva. Pertanto, è stato indispensabile opporre il provvedimento del Tribunale, per evitare che, passando in giudicato, potesse produrre pregiudizio alle ragioni dell’Ente”.
Poi politicamente aggiunge: “C’è purtroppo chi preferisce ignorare il merito delle questioni e sorvolare sulla correttezza delle scelte amministrative, pur di continuare ad alimentare, anche in un momento difficile come quello attuale, la mera contrapposizione personale”.