Quanto silenzio sul fuoco che distrugge Messina. E’ il commento amaro di Lillo Oceano postato solo pochi minuti fa.
Un commento amarissimo da parte di un attento sindacalista della Cgil, che aggiunge:
Silenzio sulla prevenzione e salvaguardia del territorio.
Silenzio sulla tempestività ed efficacia dei soccorsi.
Silenzio sulla delinquenza che agisce indisturbata. Silenzio di chi non vede mai nulla.
Silenzio di chi non ha il coraggio o la convenienza e non vuol dire: adesso basta.
Silenzio del piccolo tornaconto plebeo.
Silenzio di chi impotente prova a salvare il salvabile ma non ce la fa a denunciare le complicità.
Silenzio dell’interesse convergente e meschino, borghese e plebeo, di chi vive sulle spalle dei propri figli.
Quanto dolore, quanta amarezza, quanto sdegno.
Io odio tutto questo, io odio con tutto me stesso, io odio chi odia il futuro.
Questi, questa feccia immonda, questa ggente che accetta tutto, che tollera tutto, complice di tutto, è colpevole come chi appiccia il fuoco, come chi ruba, come chi uccide.
Io voglio estirparla da me, dalla mia genia.
Io, in nome dei miei figli miei e dei figli dei mie figli, questa turpitudine senza attenuante alcuna, io ne chiedo la condanna alla damnatio memoriae.
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