Cultura

CALOGERO CALCERANO – E’ stato la Memoria Storica di Naso

E’ stato ragioniere al comune nasitano Calogero Calcerano, deceduto lo scorso sei ottobre, ed era andato in pensione da poco. Ma aveva tanti interessi e a noi piace ricordarlo mentre si dedicava con una meticolosa azione di ricerca  alla divulgazione e conservazione della storia del suo paese, spesso con insieme all’inseparabile Giovanni Maneri. Naso era per lui uno scrigno di saperi che amava scoprire e far conoscere. Ma noi vogliamo raccontare di lui, non  per l’eredità di ricordi, attraverso i suoi libri, che ha lasciato, tramutandola in un bene collettivo ma sopratutto per quel messaggio di amore per il prossimo, che con la donazione degli organi, in ultimo ci ha consegnato.

Calogero, pensionato da poco, ha dedicato cuore, affetto, tempo, alla famiglia come durante l’omelia funebre l’arciprete Don Calogero Tascone, dopo aver porto le proprie condoglianze alla moglie Lucia, alle figlie e parenti, ha evidenziato, anche leggendo un messaggio di ringraziamento alla famiglia da parte del personale medico e degli operatori dell’Unità ospedaliera di Patti per la donazione degli organi vitali che Calogero ha disposto in favore di persone bisognose, sofferenti e in lista di attesa.

Altruismo, generosità d’animo, amore per il prossimo. Come altro classificare questo gesto?

Calogero, era una persona stimata, gentile, generosa, conosciuta bel oltre i confini della sua Città.

Era un piacere ascoltare le sue dotte conversazioni sulle origini, le tradizioni, la storia di Naso, anche durante la sua partecipazione alle prime edizioni delle Borsa Internazionale del Turismo di Milano.

Sfogliando ora le sue pubblicazioni, in particolare l’insieme delle Opere Multimediali della grande opera “Enciclopedia Nasitana” resta il ricordo di un “uomo d’altri tempi”, dai sani principi, dai modi gentili, che dava un senso alla parola amicizia.

Mancherà il suo accompagnare, visitatori, amici, turisti, personalità, in giro per il paese, raccontando di ”cose notabili”, degli “usi e costumanze”, infarcendo il suo incedere con le “notizie di storia civile”.

Lui era un pezzo – vivente – della storia del paese.

Una bella persona che è andata via… tropo presto.

Redazione Scomunicando.it

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