La Pet Friendly, appena istituita a Capo d’Orlando, diventa oggetto di polemiche, pesanti ironie, minacce di querele e oggetto di un’interrogazione dell’opposizione consiliare. Un vero e proprio caso. Quando si inaugurò a Brolo il lido “bau bau beach” riservato ai quattro zampe fu un successo.. ed oggi è un servizio che manca.
Andiamo per ordine.
L’amministrazione orlandina decide di creare uno spazio in spiaggia per i cani, anzi ai quattrozampe, nei pressi della Piazzetta Balsamo.
Uno spazio a tempo, dove fino al 31 agosto, tutti i possessori di cani e gatti potranno condurre gli “animali di affezione” nell’arenile delimitato.
Un’apposita ordinanza oltre a individuarne la zona, definisce i modi d’uso dell’area: “non possono lasciare liberi gli animali, devono vigilare affinchè non arrechino disturbo agli altri utenti della spiaggia e provvedere alla raccolta delle deiezioni”. Per i trasgressori, sono previste sanzioni pecuniarie da 80 a 480 euro.
Patron dell’iniziativa è l’assessore Susanna Di Bella che appena presentato il progetto ebbe a dire: “Rispetto al Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo approvato dal Consiglio Comunale nel 2009, che prevedeva l’istituzione della spiaggia per ospitare cani e gatti nei pressi del porto, visto che a Bagnoli è ancora presente l’area di cantiere, abbiamo ottenuto fino al 31 agosto un’autorizzazione temporanea dall’Ufficio Demanio dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente per questo tratto di spiaggia Confido nel senso civico di tutti e nel rispetto delle regole di buona convivenza per un progetto che, oltre ad essere inserito nel nostro programma elettorale, va nella direzione del miglioramento dei servizi offerti sia alle famiglie dei residenti che a quelle che scelgono Capo d’Orlando per le vacanze, certe di trovare uno spazio anche per i loro animali”.
L’idea di un lido per i cani è cosa vecchia qui.
Già nel 2013 il giovane orlandino Giuseppe Di Bella insieme al Forum dei giovani ed il consigliere comunale Carmelo Galipò, pensò bene anche per migliorare l’immagine di una città che mette l’accoglienza al primo posto di piazzarsi sulla mappa delle sempre più numerose città “animal friendly” con un lido a dedicato ai quattrozampe Individuando allora tre aree: la Spiaggia di Bagnoli, la zona compresa tra il “Camping Santa Rosa” e “Nettuno Beach Club” e il tratto di litorale sottostante il PalaValenti.
Nel contempo, sempre nell’afosa estate del 2013 a Brolo si apriva il “bau bau beach”. Al tempo spiagge attrezzate in Sicilia per i quattro zampe ve ne era solo una in provincia di Siracusa, a Priolo. L’area trovava all’estremità est del lungomare brolese, vicino alla zona fitness.
Uno spazio attrezzato e recintato con accesso diretto alla spiaggia, con aree ombreggiate e relax.
I cani qui potevano regolarmente entrare in acqua nello specchio acqueo prospiciente e fare il bagno con il proprio padrone senza limiti di tempo e orario mentre per il campo agility vigevano alcune limitazione di orari pensate per reggimentare la presenza di cani di taglie diverse o particolarmente vivaci.
L’accesso al “bau bau Beach” era gratuito, e si poteva comunque accedere ad una serie di servizi optionals – gestiti dal dreams leader zoo, a partire dalla boutique per i quattro zampe ai dispenser di sacchetti per escrementi al market per acquistare ciotole, guinzagli, trasportini, cibarie varie, e c’era anche un banco frigo, necessario per mantenere in fresco, la novità di quell’estate. Il gelato per cani.
Uno spazio che ora manca anche se solo in quella zona il bagno per i cani è ormai, quasi una abitudine, tollerato.
Ma torniamo a cani orlandini, protagonisti delle beghe di questi giorni.
Mentre il comune provvedeva a delimitare la zona con un serie di pali e reti, stamani, diversi di questi sono stati divelti.
Chi l’ha fatto li ha poi lasciati sull’arenile, quasi a ribadire la contrarietà sulla realizzazione della struttura.
Un gesto decisamente non civile.
E oggi i consiglieri comunali Sandro Gazia, Alessio Micale, Daniela Trifilò, Angiolella Bottaro sottoscrivono sulla “spiaggia per i cani” un’interrogazione.
Qui si legge:
premesso che:
Vietare l’ingresso sugli arenili liberi ai piccoli animali da compagnia è illogico e irragionevole, oltre che irrazionale e sproporzionato;
Cosi viene stabilito sempre da più sentenze del TAR in tutta Italia. Secondo tali sentenze è illegittimo imporre ai conduttori di animali un generalizzato off limits, senza una motivazione che giustifichi tale scelta.
Tale orientamento rispecchia il pensiero degli scriventi che auspicano in Sicilia una liberalizzazione dell’accesso alla spiaggia dei fruitori con i loro animali da compagnia.
E’ ormai notorio, come rilevato anche da Trip Advisor, che i turisti italiani con animali domestici al seguito, nel pianificare le loro vacanze valutano come prioritari luoghi con spiagge adeguatamente attrezzate e con specifici servizi per i loro amici a quattro zampe.
Ritenuto che:
L’attività di promozione turistica per il Comune di Capo d’Orlando necessita di una valida e puntuale programmazione;
Questa Amministrazione, avallando pericolosi precedenti, si sta mostrando debole ed inefficace nel limitare o risolvere azioni che in piena stagione estiva hanno creato disagi notevoli a cittadini e turisti.
Considerato
che: In Sicilia è da anni vigente normativa restrittiva che vieta il transito, la sosta ed il bagno di cani ed altri animali, anche se al guinzaglio.
che: Con Ordinanza Sindacale n° 155 del 19/07/2017 viene istituita un’area definita “PET FRIENDLY” in località Forno nei pressi dell’area di parcheggio c.d. “BALSAMO. Tale porzione di arenile è stata richiesta in concessione temporanea solo in data 03/07/2017;
che: Per tale area, agli atti, non risulta un progetto chiaro e ben articolato, ma una generica delimitazione dell’arenile con scarno regolamento di utilizzo.
che: Il nulla osta di competenza da parte dell’Ufficio Locale Marittimo di Capo d’Orlando è stato richiesto il 21/07/2017;
che: Assenza di autorizzazione igienico-sanitaria da parte dell’ASP;
che: Non sono, in generale, assentibili ad aree per la dog beach quelle con presenza di vegetazione psammofila e alofila così come il tratto di arenile prescelto;
che: L’ordinanza non dispone la sorveglianza del sito e non individua chi deve farne rispettare le prescrizioni.
Quindi i consigliere interrogano il sindaco er conoscere e/o sapere:
Essendo da tempo a conoscenza della normativa e delle prescrizioni vigenti quali sono le ragioni di una programmazione cosi carente e tardiva non giustificabile per un paese turistico;
Per quali ragioni non ha considerato la realizzazione di una spiaggia adeguatamente attrezzata come risorsa e attrattiva turistica;
Perché, pur disponendo di più di 10 Km di costa, ci si limita a chiedere in concessione una sola e piccola porzione di arenile delle dimensioni di 45m x 35m;
Quali valutazioni preventive sono state fatte per individuare l’attuale area di realizzazione della Pet Friendly.
Ma non basta.
L’ironia in un video, sull’argomento spiaggia per cani che senza mezzi termini attacca direttamente l’assessore Di Bello, satira certamente pesante, sopra sopra le righe, ma pur sempre satira, colpisce sensibilità diverse.
Così il Centro Antiviolenza Pink Project ne denuncia i contenuti tirandosi dietro decine e decine di like.
Salvando il diritto di satira e di esprime giudizi ne condanna i contenuti che reputa sessisti.
“Ma se alla critica dell’azione politica, viene altresì anteposto un attacco alla persona, al genere, con connotati sessisti…. allora noi non ci stiamo” si legge nel comunicato dell’associazione.
Aggiungendo: “In un periodo storico come questo, caratterizzato dall’emersione della gravità delle conseguenze di modelli culturali legati a stereotipie di genere, disparità, sessismo e violenza questo video proprio non ci sta.
Non ci sta in una Capo d’Orlando che da anni si muove per prevenire e contrastare il fenomeno.
Non ci sta per tutte le donne che lottano per la propria libertà e non ci sta per le donne che sono ancora prigioniere tra le violenze e le privazioni di una società culturalmente votata al potere del maschio e dove la donna viene ancora rappresentata come un oggetto e l’uomo come il suo possessore.
Non ci sta per le donne vittime di femminicidio, uccise perché si sono rifiutate di essere proprietà altrui”
E quindi “Nell’esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alla persona ed all’Assessora Susanna Di Bella, vogliamo dire che l’ironia e la satira non legittimano la discriminazione, il sessismo e la violenza. Ciò che sembra sottinteso è più pericoloso dell’esplicito, dal quale invece, ci si può distanziare con maggiore semplicità“.
Chiedendo la rimozione di quel video e le pubbliche scuse dell’autore e di quanti lo abbiano condiviso.
Nino Monastra, pur mai chiamato in causa direttamente nel comunicato, ma autore del video, ribatte, e promettendo un nuovo video evidenzia, ritorna a ironizzare in maniera ancor più evidente sull’argomento.
E aggiunge che “mi hanno accusato di… sessismo, anzi mi hanno fatto i complimenti per la mia satira, perchè appunto di satira si tratta e basta più. Non ho mai fatto nessun esplicito riferimento al “sesso” nei miei video, con la volontà di discriminare o prendere in giro appositamente l’assessore”. Aggiungendo: “La satira, per quello che ho sperimentato e studiato io artisticamente, essa si esprime in una zona comunicativa… “di confine”, infatti ha in genere un contenuto etico normalmente ascrivibile all’autore, ma invoca e ottiene generalmente la condivisione generale, facendo appello alle inclinazioni popolari; anche per questo spesso […] ne sono oggetto privilegiato personaggi della vita pubblica”.
Assicurando, da facebook, che il suo prossimo video sull’argomento sarà esplosivo.
Ed i cani continuano ad aspettar di poter far il bagno.
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