Categories: Cronaca Provinciale

CAPO D’ORLANDO – Accanimento… terapeutico?

Ancora soldi buttati a mare per l’ultimo tratto di Trazzera Marina. Enzo Bontempo: “Il Dipartimento regionale della Protezione Civile” alimenta disastri e appalti”
Disattese le indicazioni di Guido Bertolaso

“Invece di prevenire i disastri li alimenta. Il Dipartimento Regionale della Protezione civile si comporta ormai come un qualsasi centro di spesa pubblica.”
E’ affidata ad un comunicato la dura presa di posizione del presidente di Legambiente Nebrodi, Enzo Bontempo, alla notizia che il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha finanziato l’ennesima ricostruzione di un muro in cemento armato a sostegno di una strada che corre proprio sulla linea di battigia del litorale di Capo d’Orlando.
Già negli anni scorsi, con reiterati interventi di somma urgenza, sono stati spesi più di 5 miliardi di lire sempre per ricostruire alcuni tratti dei muri di sostegno di una strada che serve solo a raggiungere il depuratore comunale.
Secondo Legambiente Nebrodi, la ricostruzione della strada sul filo della battigia aggraverà ulteriormente il fenomeno erosivo che sta degradando le spiagge orlandine. Più logico ed economico sarebbe invece lo spostamento di tutte le infrastrutture a monte, come per altro sostenuto dal Capo della Protezione Civile Nazionale, Guido Bertolaso, con una sua lettera inviata all’allora Direttore nazionale dell’Associazione Francesco Ferrante.
“Lascia francamente sconcertati – prosegue Bontempo – il fatto che la decisione del Dipartimento regionale della Protezione Civile abbia disatteso le chiare indicazioni del Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso il quale aveva invitato il Comune, la Regione, ed ovviamente ai propri Uffici, ad ‘evitare la ricostruzione delle infrastrutture danneggiate in aree già sottoposte all’azione delle mareggiate (…) e prevedere la delocalizzazione delle infrastrutture interessate dai fenomeni’.
“Ci aspettavamo perciò che i 400 mila euro concessi per la ricostruzione del muro – conclude – fossero invece impiegati per mettere in sicurezza la fognatura, spostandola a monte sulla nuova strada oppure sul contiguo terreno demaniale. Spiace rilevare che proprio la Protezione Civile contribuisca a creare le premesse per nuovi eventi dannosi.”

Fonte: www.legambientesicilia.com

Foto Bontempo da www.glpress.it

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