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CAPO D’ORLANDO – Il comune non sborserà un euro di risarcimento alla Vodafone, oppure ne dovrà dare tanti da andare in dissesto?

Secondo noi non è questo il problema.
Tra botta e risposta, conferenze stampe mattutine e serali, ridda di cifre rimborsabili o da rimborsare, muscoli in bella mostra dell’opposizione e della maggioranza, Enzo Sindoni Vs Walter Mangano, l’asse lega ambiente-Unione Civica, richiesta di dimissioni d’assessori e rettifiche dei legali, infine, il bilancino dei mancati guadagni di un multinazionale delle comunicazioni, a Capo d’Orlando si gioca l’ennesima messa in scena di una politica urlata, che non guarda avanti e che non rispetta i Cittadini.

Ma alla fine, è più importante mettere in croce un’amministrazione, gioire di un paventato, (ipotetico o reale) crack finanziario, oppure fare un discorso serio, razionale, umano e logico sulla salute, il benessere di una collettività che guarda attonita, a tratti anche confusa, fuorviata dai flash?
Questa è una vicenda che va, a nostro parere, certamente rimodulata e rivista, rimettendo in ordine i termini del dibattito, ridando valori a nomi e persone, a fatti e prospettive future, perché da questa storia potrebbero scaturire scenari diversi e riproponibili in altre zone geografiche, quindi importanti per tutti.
La Vodafone, aveva le carte in regola per montare l’antenna oggi inquisita, riabilitata, ma ancora da montare? oggi è ancora così? il comune ha fatto ostracismo di maniera?, oppure tutti giocano al massacro, al rilancio, alla speculazione politica sul ritardo di un consegna d’atti giudiziari, di notifiche, di procedure?
Ma a chi serve? A chi serve quell’antenna?
Dicevamo che la storia potrebbe ripetersi in altre mille località di Capo d’Orlando, di paesi vicini.. serve?
È utile, non è nociva ed i ripetitori sul colle? o gli eccessi di onde radio che fanno aprire radio-cancelli, che mettono in onda, dai citofoni, frequenze di radio FM, sono a norma?, censibili?, necessari?, anche alla luce delle nuove tecnologie, meno invasive dal punto di vista strumentale ma certamente pervasive sotto il profilo della propagazione?
Sul caso di Capo d’Orlando, non vogliamo entrare nel merito dei fatti, magistratura, politica, giornalisti e media ci sono già dentro e perfino sopra la notizia, aspettiamo sereni, osservatori distaccati dei fatti, il giudizio dei vari tribunali.
Va certamente riaperto il dibattito sulla necessità di una seria programmazione, un preciso e non ambiguo intervento normativo che impedisca alle emittenti di segnali radio, elettrici ed impulsi vari, di operare vicini alle scuole, centri abitati, aree a rischio, va indagato, con un’analisi seria il ruolo dell’Arpa, va approfondita la necessità o meno, di organi sovra comunali deputati a decidere, all’interno di un piano organico nazionale, all’interno del quale vengano definiti con esattezza i punti d’irradiazione dei segnali e poi.. diamine!.. se qualcuno potrà solo usufruire di un segnale ridotto, magari in fondo ad un dirupo …che male c’è? … non è pane o medicine.
Quindi, senza giudizio di merito, ci è simpatico quel sindaco, non quando dice che non darà una lira al gestore – se ha leso un interesse legittimo il rimborso è d’obbligo – ma quando afferma che “vanno difese le scelte operate contro la Vodafone, gli interventi posti in atto, ad esclusiva difesa della salute dei residenti”.
Esprimiamo rammarico per le speculazioni politiche che non tengono conto del  rispetto dei regolamenti perché, se è vero quello che dice Sindoni: – “se non hanno poi montato l’antenna ci saranno stati anche altri motivi, come l’intervento della Forestale, oppure la modifica dei confini con i vicini dopo la suddivisione del terreno in cui si intendeva montare il traliccio.”- il buon senso deve prevalere.
Il buon senso deve prevalere, magari anche cambiando il regolamento edilizio se questo è vecchio, iniquo, o semplicemente carente, trovando anche accordi e transazioni che non travolgano negativamente le aspettative dei cittadini. Bisogna lottare, impegnarsi per una politica che abbia regole e morale, che non navighi a vista, a “sensazioni”, che rispetti l’uomo e non un pacchetto di voti o, peggio ancora, un titolo a nove colonne, in caso contrario, il nostro futuro sarà già “occupato”.

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