Breve, chiara, precisa. La conferenza stampa tenuta dal Sindaco Enzo Sindoni questa mattina è durata poco meno di 30’, il tempo di informare i giornalisti della presentazione, venerdì scorso, di un esposto alla Procura della Repubblica. L’esposto come lo stesso Sindoni ha dichiarato che riguarda un’attività edilizia in piazza Trifilò, si è reso necessario, dopo le affermazioni di un esponente di un’associazione locale, in merito alla regolarità sulla costruzione di due fabbricati.
Sindoni ha consegnato ai presenti, la stessa documentazione presentata alla Procura della Repubblica di Patti.
“Non facciamo la caccia alla streghe perché non appartiene al nostro modo di vivere – ha affermato il Sindaco di Capo d’Orlando – ma sono state scritte delle cose gravissime per le quali non mi basta l’accertamento svolto dall’Ufficio Tecnico Comunale che comunque e fino a prova del contrario, gode della mia fiducia. La chiarezza ha da sempre contraddistinto il mio modo di essere e di agire, per questo ritengo obbligatoria una delle due strade: se quanto sostenuto è vero, non farò sconti a chi ha infranto le regole; se invece non lo è, auspico che venga punita la calunnia”.
Ecco l’esposto presentato dal Sindaco Enzo Sindoni che spiega dettagliatamente tutta la vicenda.
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Spett.le
Procura della Repubblica Patti
Il sottoscritto Roberto Enzo Sindoni, Sindaco di Capo d’Orlando, espone quanto segue:
il 23 u.s. ho avuto modo di leggere sul sito di informazione 98zero.com un articolo in due parti dal titolo “cavalcavia mai inaugurato?” a firma del sig. Enzo Bontempo.
Per quanto l’autore sia notoriamente mosso da avversione politica e personale nei mie confronti, circostanza che mi ha sempre spinto ad ignorarne le contestazioni, spesso volgari, delle quali mi ha fatto oggetto con costanza maniacale, avendo in questa circostanza rilevato che l’argomento trattato afferiva a presunte gravi irregolarità in ambito edilizio nel Comune che mi onoro guidare, ho ritenuto mio dovere (considerati tenore e contenuti) non limitarmi a disporre il controllo dell’U.T.C., che come da allegata relazione attesta “la corrispondenza delle opere eseguite agli elaborati grafici depositati”, ma interessare l’Autorità Giudiziaria.
In particolare l’estensore dell’articolo scrive:
“Chi ha visto le carte non si spiega come sia stato possibile trasformare “una struttura precaria di circa mq.50 adibita a deposito attrezzi e ricovero animali” in appartamenti, beneficiando dell’aumento di cubatura consentito dal Piano Casa; o se la struttura precaria all’ultimo piano sia effettivamente tale, oppure perché si è permesso di costruire in una zona vincolata dal piano regolatore a tutela ambientale nella quale “Ogni intervento edificatorio e di modificazione del suolo finalizzato alla costruzione, trasformazione dei manufatti e dei luoghi è sottoposto al parere della Sovrintendenza ai BB.CC.AA.”.
In un secondo assunto dell’articolo in questione adombra inequivocabilmente un dubbio:
“Ma chi sono questi benedetti privati autori di questa spericolata operazione immobiliare che si sono resi responsabili della sopraelevazione del muro del cavalcavia ferroviario? Per saperlo bisogna consultare il registro delle società e cercare “Il Faro Costruzioni a r.l.” con sede a Capo d’Orlando. Si scoprirà così che a costituirla sono i soci: Fiocco Giovannino Pino, ammnistratore unico e legale rappresentante della società; l’ing. Luciano Spurio ed il sig. Timpanaro Pirrina Francesco, figlio dell’attuale responsabile dell’area urbanistica dell’Ufficio Tecnico del Comune di Capo d’Orlando. Quest’ultimo, a far data dal 23 gennaio 2012, quando il “caso” era esploso, non compare più fra i Soci Ordinari della società “Il Faro Costruzioni srl”.
Per quanto sia palese che essere proprietari di un terzo di una società o di un immobile non è reato neanche se si è figli di un funzionario del Comune,è di tutta evidenza che con questa affermazione si vuole ingenerare il dubbio che qualcosa di illecito stia avvenendo.
Ancor più alla luce della conclusione del seguente tenore:
“Mettendo assieme lo svolgimento della vicenda e la composizione della società “Il Faro Costruzioni s.r.l.”, può sorgere spontaneo il dubbio di un rapporto tra i due fatti, ma questo non spetta all’osservatore stabilirlo, altre sono le autorità chiamate a dare risposte”.
Pertanto prego Codesta Autorità Giudiziaria di disporre l’accertamento dei fatti ed intervenire perseguendo gli autori di eventuali violazioni edilizie o di calunnie.
Capo d’Orlando, 24 febbraio 2012.
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Roberto Enzo Sindoni
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