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CAPO D’ORLANDO – La minoranza CambiAmo Capo spinge per il collegamento marittimo Nebrodi–Eolie

Durante il Consiglio Comunale Aperto di ieri dedicato all’emergenza infrastrutturale del Marina-Porto di Capo d’Orlando, il gruppo di minoranza CambiAmo Capo ha lanciato un forte appello affinché si velocizzi l’istituzione di un collegamento marittimo diretto con le Isole Eolie.

Sin da febbraio, il gruppo consiliare ha portato la questione all’attenzione delle istituzioni, chiedendo una conferenza aperta fra deputazione regionale e nazionale, dirigenti, operatori portuali, associazioni e imprenditori turistici. Durante l’intervento in aula, CambiAmo Capo ha sottolineato come, dallo scorso anno, il porto ha ottenuto il riconoscimento come porto commerciale, oltre che turistico, aprendo concrete possibilità per rotte marittime dirette da e per le Eolie.

Il gruppo sottolinea che il collegamento non coinvolgerebbe solo il turismo da Capo, ma anche l’indotto turistico delle isole: “una porta sui Nebrodi” per offrire pacchetti integrati verso l’entroterra, collegando il turismo rurale ai flussi marittimi .

Lo stato dei lavori e le novità procedurali

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Alessandro Aricò, ha giustificato la revoca dell’avviso pubblico per mancanza di operatori qualificati, chiarendo che si tratta di un adeguamento procedurale e non di un passo indietro. Il nuovo bando, annunciato per i prossimi giorni, dovrà selezionare un operatore affidabile per una linea marittima che “i cittadini aspettano da decenni” .

Mentre sindaci e deputati avrebbero mostrato consenso unanime, CambiAmo Capo ha criticato l’opposizione di Federalberghi Eolie, che ha contestato la proposta del collegamento da Capo d’Orlando, reo per loro di favorire turisti “di serie B”. La minoranza contesta questa visione, affermando invece che il nuovo collegamento beneficierebbe sia Capo che le Eolie, aumentando l’offerta turistica in modo sinergico.

La proposta ha acceso un dibattito su strategie di sviluppo integrato tra mare e montagna, ma anche tra pubblico e privato, mirato a valorizzare la vocazione turistica del territorio. Il bando in arrivo sarà il primo banco di prova per capire se Capo d’Orlando e i Nebrodi riusciranno a concretizzare una visione ambiziosa e strategica di rete turistica marittima.

La nota di sabato scorso

Il Gruppo Consiliare CambiAmo Capo, grida forte e chiaro che il Collegamento con Aliscafi o Navi Veloci “Porto di Capo d’Orlando – Isole Eolie” non può essere messo in discussione da una sparuta minoranza di operatori commerciali che vorrebbero ostacolare lo sviluppo del territorio dei Nebrodi avente il porto di turistico paladino come baricentro.

Abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni dall’Assessore Aricò circa la immutata volontà politica per l’attivazione del collegamento e che la revoca del bando trova giustificazione nell’assenza di requisiti da parte delle tre società che si erano candidate.
E’ stato apprezzato il dinamismo degli on.li Galluzzo e Grasso che avevano presentato un emendamento al Parlamento regionale che dell’ intera deputazione del territorio.

I Consiglieri comunali di opposizione, consapevoli della complessità della pratica per il trasporto pubblico marittimo “Porto di Capo d’Orlando- Isole Eolie”, già nel mese di febbraio e poi nel mese di maggio avevano chiesto la convocazione di un Consiglio comunale aperto alla deputazione Regionale e Nazionale, ai dirigenti regionali e al presidente della società che gestisce la struttura portuale, nonché alle associazioni di categoria e agli imprenditori turistici per fare chiarezza sulla tempistica relativa all’attivazione del richiamato collegamento con gli aliscafi o navi veloci.

Oggi, riscontriamo che non è stata mai messa in dubbio la volontà politica dei sindaci e della deputazione del territorio, senza alcuna distinzione tra maggioranza e minoranza, invece siamo ancora basiti per l’incomprensibile presa di posizione di Federalberghi Eolie, di plateale contrarietà al collegamento da Capo d’ Orlando, come se si volesse far credere che i turisti nazionali e internazionali provenienti dal porto di Milazzo fossero privilegiati in confronto a coloro che invece si imbarcherebbero dal porto paladino quasi che fossero turisti “figli di un Dio Minore” o “di serie B”.

Redazione Scomunicando.it

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