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CAPO D’ORLANDO – L’assenza di una sinistra strutturata e progressista fa riflettere

L’analisi strutturata  di un “militante” da sempre: Nicola Chiaromonte

L’ondata di destra che sta attraversando l’Europa non sembra arrestarsi, e per molti progressisti e attivisti di sinistra come Nicola Chiaromonte, è desolante constatare la sua estensione anche nelle realtà locali, come quella di Capo d’Orlando.

Per Chiaromonte, mentre in Italia si comincia, tra mille difficoltà, a parlare di una possibile alleanza tra forze di sinistra e progressiste per contrastare le destre, nei Nebrodi, e specificamente a Capo d’Orlando, la situazione appare ancora più preoccupante.

Chiaromonte, attivista di sinistra da senpre, sottolinea una realtà che colpisce: a Capo d’Orlando, sia la lista che ha eletto l’attuale sindaco, sia la lista di opposizione, rappresentano sostanzialmente uno stesso quadro culturale e politico. Entrambe le fazioni si muovono all’interno di un perimetro che definisce come “liberale, moderato, conservatore”. Nonostante l’opposizione tenti di smarcarsi dalla maggioranza che governa, la differenza sostanziale di visione e ideologia è, a suo avviso, minima.

La destra, in varie forme, domina quindi lo scenario politico locale.

L’assenza di un’opposizione strutturata

Ma ciò che preoccupa maggiormente l’attivista è l’assenza di un’opposizione strutturata di sinistra e progressista a Capo d’Orlando.

Non solo nel Consiglio Comunale manca una rappresentanza progressista forte e organizzata, ma sembra anche che a livello territoriale non esista un gruppo in grado di contrastare efficacemente le politiche portate avanti dall’attuale Amministrazione.

un vuoto democratico pericoloso

Questa mancanza di una forza politica alternativa, in grado di offrire una visione progressista, è vista come un vuoto democratico pericoloso.

La riflessione che Chiaromonte propone è profonda: perché, in una realtà come quella di Capo d’Orlando, non si riesce a costruire un campo democratico e progressista?

Mancano forse le condizioni culturali e sociali per farlo?

O è un problema di competenze e personalità politiche?

Il suo interrogativo è rivolto a tutti coloro che si riconoscono nei valori della sinistra: esiste, o può essere creato, un contesto in cui si possa dar vita a un progetto politico che faccia da contraltare alle forze attualmente dominanti?

L’attivista è convinto che le condizioni per iniziare a discutere e costruire un simile schieramento esistano, anche a Capo d’Orlando. In una fase in cui la politica locale sembra muoversi su binari paralleli, ma sostanzialmente simili, è fondamentale che una voce progressista emerga e si faccia sentire.

Non si tratta solo di prepararsi alle prossime elezioni comunali, ma di costruire una prospettiva più ampia che possa ridare alla sinistra un ruolo attivo nel dibattito pubblico e nella vita politica locale.

lavorare sulla costruzione di un progetto politico

Secondo Chiaromonte, è essenziale iniziare a lavorare sulla costruzione di un progetto politico che possa unire le forze progressiste, coinvolgendo le energie della società civile, i movimenti culturali e sociali, e le personalità che possano contribuire a una rinascita della sinistra nel territorio. Il suo appello è chiaro: è necessario risvegliare un dibattito politico e culturale che offra una reale alternativa al predominio delle forze conservatrici.

LA SFIDA

In un momento storico in cui la destra sembra aver preso saldamente il controllo, anche a livello locale, la sfida per la sinistra non è solo elettorale, ma anche ideologica. Creare un’opposizione di sinistra e progressista significa offrire ai cittadini una diversa visione del futuro, basata su valori come la solidarietà, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Per Chiaromonte, è tempo di avviare questo percorso, iniziando a dialogare e costruire un progetto politico che risponda alle esigenze della comunità e che sappia incarnare i valori della sinistra moderna.

Capo d’Orlando, con la sua storia e le sue potenzialità, può essere il terreno fertile per far nascere un’alternativa.

il post integrale

E’ desolante, per noi di sinistra e progressisti ,vedere che l’ondata di destra in Europa non si attenua.
In Italia finalmente si inizia, tra molte difficoltà, a parlare di un possibile campo di sinistra e progressista che possa battere le peggiori destre che finora ci hanno governato. A parte il ventennio fascista.
Ma nei Nebrodi, in Capo d’Orlando ?
Vedere che a Capo d’Orlando sia la lista che ha eletto l’attuale sindaco, sia la lista di opposizione ,più o meno rispecchiano una cultura e una politica che possiamo definire molto simile tra loro, ovviamente l’opposizione fa il suo lavoro e cerca di smarcarsi dalla maggioranza che governa il Comune. ma il perimetro in cui si muovono è quello liberale, moderato, conservatore. Di destra.
Ma quello che colpisce e dovrebbe fare pensare, rizzare i capelli a ” quelli di sinistra”, è che nel Consiglio Comunale, ma anche nel territorio orlandino, non c’è un strutturato gruppo di opposizione di sinistra e progressista che possa contrastare e opporsi democraticamente alle politiche da qui portate avanti dall’attuale Amministrazione Comunale
Perchè, quindi, a Capo d’Orlando, ma non solo, non si riesce a costruire un campo democratico e progressiste ? Non ci sono le condizioni ? Non ci sono le competenze ? Non ci sono le personalità politiche ? Non esiste una area culturale, sociale, una società civile che possa coagularsi in un simile progetto ?
Personalmente penso che a Capo d’Orlando ci sono tutte le condizioni per iniziare a discutere e costruire questo schieramento anche in prospettiva delle future elezioni comunali e non solo.
Nicola Chiaromonte.
Redazione Scomunicando.it

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