Una stretta di mano, un accordo sul programma, quella che ha sancito la “pax politica” tra Salvatore Librizzi e Renato Mangano, ora insieme contro Enzo Sindoni, ha acceso le polveri di uno scontro politico che potrebbe avere grandi conseguenze anche future.
Ieri gli affondi nei giudizi erano partiti da Rifondazione Comunista Nebrodi “L’accordo tra i due era stabilito da mesi ma è stato fatto gioco di squadra per giungere al ballottaggio prima di ufficializzarlo. Del resto in politica gli accordi programmatici non esistono e ne è la riprova la presenza di Librizzi nella sede elettorale di Renato Mangano”.
Pippo Sapone, coordinatore cittadino del Partito Democratico e candidato nella lista “Città futura” con Enzo Sindoni “sindaco”, ha attaccato quella parte del partito che ha appoggiato Librizzi. “Una parte minoritaria del Partito Democratico ha tradito i propri elettori spacciando una scelta di potere in un accordo politico-programmatico con il PdL e dopo avere portato a Capo d’Orlando l’eurodeputato Crocetta e il senatore Ferrante, sicuramente all’oscuro di quanto si stava preparando”.
Sapone dice anche “L’inciucio dimostra che alcuni cosiddetti esponenti del Pd hanno a cuore più i propri interessi personali che quelli della propria comunità”
I commenti all’interno del Pdl:
L’avvocato Giacomo Portale definisce l’accordo “iniziativa impovvida e peregrina del coordinato Mangano e dei suoi stretti collaboratori che squalifica ulteriormente il Pdl”….. è inaccettabile l’abbraccio con il raggruppamento di Librizzi che era sorretto anche e soprattutto da esponenti di sinistra. Il coordinatore Renato Manganoha adesso il solo dovere di dimettersi subito”.
Cono Russo esponente del Pdl, ex consigliere comunale, afferma: “Capo d’Orlando è l’unico comune in Italia in cui il partito di Bersani è riuscito a chiudere un accordo programmatico con il Pdl. Ma quali sono i probabili risultati a cui va incontro la già bistrattata compagine elettorale che ha già incassato la presenza in lista di 4 candidati su 20 fermi a zero voti?. Se, come prevedibile, questo avventuroso sodalizio non dovesse farcela per la formazione di Mangano sarebbe la seconda sconfitta in 15 giorni. Persa la battaglia elettorale- aggiunge l’ex consigliere comunale- ci saremmo aspettati un coordinamento che pensasse più a garantire una fattiva collaborazione per la risoluzione dei problemi della città che a cantar vittoria in caso di eventuale, seppur improbabile, sconfitta del sindaco uscente.”
Anche Enrico Catania entra nel merito della vicenda dell’accordo con un comunicato stampa:
“Ho da sempre militato ed ho sempre votato a destra.
Nel 2008 sono stato candidato al Consiglio Provinciale di Messina a sostegno del presidente Nanni Ricevuto nello schieramento del PdL.
Con altrettanta coerenza ho, sin dalla sua nascita, sostenuto il programma amministrativo di Enzo Sindoni, sostenendo tutte le sue candidature a sindaco, sempre vincenti grazie al consenso della maggioranza degli orlandini. Ho appreso oggi (mercoledì per chi legge) che il PdL ha siglato un accordo politico e programmatico con il candidato a sindaco Salvatore Librizzi che, all’interno del suo schieramento, accoglie esperienze politiche opposte a quelle del PdL e per il quale anche esponenti politici nazionali del PD sono intervenuti durante la campagna elettorale (il senatore Ferrante e l’europarlamentare Rosario Crocetta n.d.r.).
Quello di Librizzi non è, quindi, uno schieramento civico ma politico al pari di quello del PdL presente sulle liste elettorali con addirittura lo slogan “Berlusconi Presidente”.
E’ chiaro che quanto accade oggi ha l’avallo dei dirigenti messinesi del PdL, dal deputato regionale e coordinatore provinciale Giuseppe Buzzanca al senatore Mimmo Nania, persone con le quali ho condiviso la militanza politica giovanile nel M.S.I. Destra Nazionale, dal deputato nazionale Nino Germanà al deputato regionale Roberto Corona. Prendo, quindi, atto che questi esponenti nazionali del PdL condividono l’accordo con chi, in ambito locale e nazionale, vuole con ogni strumento abbattere la leadership di Berlusconi.
Ma di questo, forse, risponderanno al loro partito. Ciò di cui devono invece rispondere all’elettorato di Capo d’Orlando è il modo con il quale avranno la faccia di ripresentarsi per chiedere un consenso per loro e per un progetto politico che oggi hanno tradito e che non rappresenta né il pensiero, né il volere degli elettori di centro-destra che, come me, non potranno più sentirsi rappresentati da soggetti che alla ricerca di potere e visibilità non hanno esitato a tradire se stessi ed i cittadini che li hanno sostenuti”.
Enzo Sindoni ha dichiarato:
“l’intesa Librizzi-Mangano rende chiaro a tutti che pur di eliminare l’amministrazione Sindoni, c’è gente disposta a svendere la propria storia e la propria dignità politica. Non posso che ringraziare Renato Mangano e Salvatore Librizzi perchè nel vano tentativo di non essere definitivamente sconfitti, regalano a tutti gli orlandini un’immagine chiara ed inequivocabile: da un lato il consociativismo e dall’altro la linearità fatta di azioni, decisioni ed assunzione di responsabilità. Insiema a me sarà ancora una volta Capo d’Orlando a vincere”.
Nel giro delle dichiarzzione rammentiano anche quella di Renato Mangano, dopo l’accordo con Librizzi:”Abbiamo presentato i nove punti del nostro programma per il rilancio della città sottoponendoli all’attenzione dei due candidati che si sfideranno al ballottaggio. Da Enzo Sindoni non ho ricevuto alcuna comunicazione, solo per sentito dire ho saputo che ne ha parlato ieri sera (martedì) nel corso di un comizio. Invece da Salvatore Librizzi ho avuto la piena approvazione” Infatti Librizzi in una mail ha scritto” Caro Renato, desidero innanzitutto ringraziarti, ancora una volta, per la sobrietà, la serietà e la correttezza con le quali hai condotto questa campagna elettorale; il mio ringraziamento è ovviamente esteso alle tue liste ed ai rispettivi coordinatori. È stata una competizione sanguigna, che mi ha consentito di apprezzare il tuo stile e la tua esperienza politica e amministrativa. Le linee programmatiche rilevanti che avete indicato nel documento inviatomi le condivido appieno e faranno formalmente e sostanzialmente parte del mio programma. Auspico anche una piena condivisione del progetto amministrativo per rilanciare la nostra Capo d’Orlando».
Sulla questione del dibattito televisivo mancato sull’emittente Antenna del Mediterraneo, Librizzi l’ha diserato con un fax di questo tenore: “Enzo Sindoni non ha partecipato al confronto televisivo tra i candidati a Sindaco organizzato da Onda TV, emittente televisiva libera e indipendente; si tratta dell’ennesima offesa ai cittadini di Capo d’Orlando; conseguentemente e coerentemente, ho deciso di non prendere parte al confronto televisivo di Antenna del Mediterraneo, emittente televisiva di cui Enzo Sindoni, a quanto è dato sapere, è comproprietario. Salvatore Librizzi”
Dura la replica dei responsabili della redazione giornalistica dell’emittente televisiva orlandina: “A questa la mail di Salvatore Librizzi, non possiamo non replicare, relativamente agli aspetti di nostra competenza.
Dopo estenuanti trattative andate avanti per giorni, avevamo concordato la registrazione del confronto alle 17,30 di oggi.
La mail ci è arrivata alle 17,38, anticipata da una telefonata delle 17,23.
Non ci interessa conoscere le motivazioni del mancato dibattito in un’altra emittente, ma siamo davvero dispiaciuti per il mancato confronto su Am.
Una cosa vogliamo dirvi, però, cari telespettatori: non ci piacciono le insinuazioni e le respingiamo con forza.
Enzo Sindoni è socio di maggioranza della Pubblisystem, società editrice di Antenna del Mediterraneo.
Lo sanno tutti, compreso Salvatore Librizzi, che pure nella nostra emittente, è stato ospite gradito più di una volta.
Chiunque dei telespettatori, ripercorrendo con la memoria i confronti ospitati fino a ieri, ha potuto giudicare l’equilibrio che ha caratterizzato, per riconoscimento unanime, i dibattiti. La bravura è una qualità che si acquisisce, l’onestà intellettuale invece, o ce l’hai o non ce l’hai.
E noi, scusate la presunzione, ce l’abbiamo. Stasera avremmo potuto ospitare da solo Enzo Sindoni, perché la normativa che regolamenta le trasmissioni della campagna elettorale ce lo consente, ma non lo facciamo.
Abbiamo il nostro stile, che in queste amministrative avete avuto modo di osservare e valutare. Onda TV è di certo “emittente televisiva libera e indipendente”, come afferma Salvatore Librizzi. Ma se il suo proprietario si candidasse a sindaco o a consigliere provinciale finirebbe di esserlo?
La patente di “emittente libera ed indipendente” la danno i telespettatori, non i candidati. Contano i fatti, contano i comportamenti dei conduttori, dei professionisti che lavorano in questa tv e che giorno dopo giorno vengono giudicati dai telespettatori.
Non vogliamo essere tirati a forza dentro la campagna elettorale, altri ci hanno provato in passato ma senza risultati, non siamo noi i protagonisti del ballottaggio.
La nostra vittoria l’abbiamo già ottenuta con i confronti tra i candidati di nove comuni coinvolti nelle recenti amministrative e con il programma dedicato allo scrutino del 30 maggio, seguito ed apprezzato in tutta Italia, compreso dal candidato sindaco Librizzi.
Una trasmissione che rimarrà nella storia di Antenna del Mediterraneo. Invece, la vicenda sgradevole di stasera, per fortuna, verrà dimenticata in fretta”.
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