Anche se sotto la pioggia, «Slava Ukraïni!». A Capo d’Orlando si è svolto oggi il sit-in promosso dai Socialdemocratici in supporto della manifestazione all’Arco della Pace di Milano.
Da una sola parte, quella dei più deboli,
Dice Antonio Matasso, promotore dell’evento: “Da una sola parte, quella dei più deboli, senza ambiguità e senza tentennamenti. E, soprattutto, senza traccia di ipocrisia, comprensione o cedimento verso i dittatori barbari e imperialisti. Nel nome del martire Matteotti così come delle compagne Anna Kuliscioff ed Angelica Balabanoff, entrambe nate in Ucraina.
«SLAVA UKRAÏNI!»
«Non vi è pace senza democrazia e libertà: questo dovrebbe dire chi ama una pace che, per citare James Hillman, non sia la pace dell’ingenuità, dell’ignoranza travestita da innocenza. O, semplicemente, una pace che non sia quella di chi vuole solo esser lasciato in pace, disponendosi ad accettare la vittoria del diritto del più forte sulla pelle degli altri, magari per non avere una bolletta più salata.
Perché questo si cela dietro la proposta di non inviare più supporto militare all’Ucraina aggredita: far terminare la guerra dando al dittatore Putin ciò che vuole».
Con questo appello, Antonio Matasso, segretario regionale dei Socialdemocratici, ha presentato il sit-in col motto «Slava Ukraïni!» che si è tenuto oggi, sabato 5 novembre alle 17,45 in piazza Matteotti a Capo d’Orlando: una manifestazione per dire no alla violenza e alla tirannia del regime russo e ribadire il pieno sostegno alla resistenza ucraina, in sintonia con l’iniziativa promossa a Milano dal Terzo polo, davanti all’Arco della Pace in piazza Sempione.
L’appuntamento per la cittadina tirrenica si è svolto nella centralissima piazza, sotto la targa intitolata al martire del socialismo, della democrazia e dell’antifascismo Giacomo Matteotti, che fu anche un fervente militante pacifista. Un pacifismo, precisa Matasso, «che oggi saprebbe ben distinguere aggressore e aggredito. Quella odierna non è una guerra in cui vi sono due parti in campo, ciascuna con le proprie ragioni, ma una barbara aggressione portata avanti da una consolidata dittatura contro una democrazia in costruzione. Nel nome del nostro martire della libertà, noi socialisti democratici dei Nebrodi esprimeremo pieno appoggio al popolo ucraino e totale ostilità alla guerra di Putin e al regime liberticida russo.
L’esponente socialdemocratico ha ribadito la necessità di potenziare gli aiuti, anche militari, al governo di Kyiv. Al sit-in, a cui hanno aderito la Federazione Italiana Associazioni Partigiane (FIAP) e l’Associazione Sicilia-Ucraina, sono intervenuti vari attivisti del Terzo polo e rappresentanti della società organizzata.
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