La cessione era nell’aria da tempo, soprattutto dopo che a inizio marzo la multinazionale svizzera aveva annunciato 60 milioni di investimenti in tre anni sul Bacio Perugina e chiarito che non avrebbe più speso un euro per le Rossana perché secondo l’azienda il business (che rappresenta il 2% della quota di mercato) non reggerebbe. I sindacati che aveva contestato con forza la decisione di Nestlé adesso guardano con attenzione all’operazione con Fida, azienda astigiana nata nel 1973, che opera esclusivamente nel settore delle caramelle come marchi come Sanagola e Charms.
Con l’acquisizione, quindi, i piemontesi che attualmente hanno una quota di mercato del 3,5% si rafforzeranno ulteriormente con l’obiettivo di far salire il fatturato arrivato lo scorso anno a circa 15 milioni di euro. “Ci ha colpito il calore e l’affetto dimostrato dai consumatori nei confronti di Rossana negli ultimi mesi”, ha commentato Leo Wencel, capo Mercato Gruppo Nestlé in Italia, che aveva deciso di lasciare in un angolo le caramelle italiane e adesso dice: “Siamo lieti di aver trovato un partner solido ed esperto nel settore che, siamo sicuri, saprà continuare a valorizzare nel modo migliore questi brand e assicurare loro un futuro di successo”.
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