Fotonotizie

CARLO COLLOVA’ – Dall’Argentina: E’ arrivato il mio turno. Torno a casa

L’annuncio. Ma la protesta lascia il segno.

“Giovedì sera ci sarà il prossimo volo per l’Italia, finalmente è arrivato anche il mio turno di tornare a casa”.

Giovedì sera ci sarà il prossimo volo per l’Italia, finalmente è arrivato anche il mio turno di tornare a casa.

Lo dice Jesus, il commerciante siciliano, rimasto bloccato per settimane in Argentina e protagonista di una protesta netta e diretta rimbalzata sui media e sulle Tv nazionali, oggetto di un petizione su internet e dell’interrogazione parlamentare dell’onorevole Nino Germanà. Una protesta che ha raccolto consensi trasversali e che ha difeso gli interessi di centinai di italiani impossibilitati a rientrare in Italia non solo per la carenza materiale di posti ma anche per i prezzi stellari dei biglietti aerei. Protesta contro la compagnia aerea di bandiera, l’Alitalia, ma anche contro l’assenza del Governo.

Carlo Collovà, che gestisce il bar a Pontenaso continua a scrivere così: “È stato un periodo lungo e difficile che per me volge al temine, purtroppo così non sarà per tanti altri che sono ancora qui o in altre parti del mondo, lontani dalla propria terra, dalla propria casa e dalle loro famiglie.

In queste ultime settimane mi sono ritrovato, mio malgrado, a fare da cassa di risonanza per tanti che sono qui, ho avuto l’onere e l’onore di fare da collegamento tra un nutrito gruppo di persone, amici e compagni di sventure, ed il consolato, ho ascoltato le loro storie, i loro problemi, le loro angosce e, come ho potuto, ho cercato di aiutarle e portarle all’attenzione del consolato.

Adesso la gioia è tanta, ma tanta è anche l’amarezza per chi ancora è costretto a restare qui. In queste settimane ho fatto tanti post, a volte ho sbagliato il modo nel dire le cose, ma la pressione e il senso di impotenza, che si provano in certe situazioni, sono davvero asfissianti e ti portano a sbottare, non ho mai avuto nessuna intenzione di fare paragoni inutili ed inesistenti, la mia era una crítica diversa.

Adesso voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino, quelli che mi hanno scritto e chiamato in questi 50 giorni, mio cugino Luis y Cristina Irrera che mi hanno accolto in casa e ospitato per tutto questo tempo, mia cugina Mari Nemo che mi ha fatto un regalo grandissimo poche ore fa, quelli che hanno dato spazio sui social e sui media alle nostre vicissitudini e tutti quelli che mi hanno scritto offrendomi il loro aiuto, siete stati tanti, se un amico si vede nel momento del bisogno, io sono davvero fortunato ad avere amici come voi. Grazie di cuore a tutti, ci rivediamo presto al #BardaFortunato

Redazione Scomunicando.it

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