Attualita

CARNEVALE AL MUSEO – Al Museo degli Angeli di Sant’Angelo di Brolo è di scena il Carnevale

Il commento all’iniziativa del critico d’arte Francesco M. Scorsone

Non nego e lo dico con grande franchezza. Quando  il direttore del comprensorio scolastico di Brolo, dott. Bruno Lorenzo Castrovinci – visitando il Museo degli Angeli di Sant’Angelo di Brolo in occasione dell’evento dedicato a Salvo D’Acquisto – mi propose di ospitare una mostra di maschere di Carnevale nel museo, rimasi alquanto perplesso; ma fu solo un attimo perché subito dopo accettai ricordando che un museo ha delle sue regole e quindi ogni cosa sarebbe dovuta rientrare nei canoni e nel rigore di un museo.

Sicché ci siamo preparati entrambi affinché ogni cosa rientrasse nell’ambito di quel rigore che ci eravamo imposti. Sorpresa e incredulità: le docenti di arte e immagine dell’Istituto Piera Danzè, Marina Toppi e Concetta Sidoti Abate hanno selezionato un corpus di circa 20 opere (tra le tantissime prodotte) di notevole qualità sia per la ricchezza dei particolari che per  i prodotti usati al punto da suscitare l’apprezzamento di alcuni artisti che avevo deciso di invitare in occasione della presentazione della mostra. Una grandissima affluenza di ragazzi curiosi di vedere appese le loro “opere” in un museo è stata  in qualche modo la mia, ma direi la nostra, soddisfazione per avere contribuito alla riuscita di questa straordinaria manifestazione. Non vi è alcun dubbio l’arte non ha, non può avere confini, spesso si mescola alla leggenda. Ma quindi perché ospitare una mostra di Carnevale al Museo degli Angeli? Nel 2018 nel corso del Carnevale di Venezia per la prima volta sono stati due Angeli a volare sopra Piazza San Marco a Venezia dal campanile e non la solita colombella. Un Angelo Farfalla allegro e colorato come il Carnevale e un Angelo Guerriero che combatte contro le avversità e gli ostacoli. Il loro arrivo sul palco fu accolto dalle Marie.

Le innovazioni, le contaminazioni e le rivoluzioni culturali spesso forgiano e sviluppano le coscienze degli uomini e certamente la politica dovrebbe percepire questa necessità della collettività, essere d’aiuto, sostenere quei docenti ed in particolare quei ragazzi che si apprestano a vivere realtà molto spesso sospese e prive di risorse perché destinate ad altro.

Il supporto di una politica attenta e vigile crea aspettative e fiducia in chi le pone in essere  diversamente crea scontento e indifferenza.  In tal senso, certamente, il momento politico che attraversiamo non è dei migliori.

Palermo 22.02.2020                                        Francesco M. Scorsone

 

Redazione Scomunicando.it

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