Bandiere a mezz’asta al Comune e chiusura degli edifici pubblici per i funerali, oggi 25 ottobre 2023, per la morte bianca del giovane Carmelo Monastra.
lutto cittadino
La prima cittadina umbertina Veronica Armeli ha cosi “ratificato”, con l’indizione del lutto cittadino, quello che i castanesi sentivano da giorni nel profondo dell’animo. La sindachessa ha invitato “I concittadini, i titolari di attività commerciali, ad esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino mediante la sospensione delle attività, in segno di raccoglimento e rispetto durante i funerali, dalle ore 14,00 del 25 ottobre 2023 e sino al termine della cerimonia funebre.” Il giovane era rimasto vittima, nei giorni scorsi di un incidente mentre lavorava in campagna che gli è costato la vita.
Anche se la dinamica e quant’altro è al vaglio degli inquirenti già ci sono i primi provvedimenti, atti dovuti necessari a fare chiarezza sulla vicenda e a garanzia di chi era vicino al ragazzo nel momento della disgrazia.
Il sostituto procuratore di Patti Andrea Apollonio ha aperto infatti un procedimento nei confronti di due persone: Il proprietario del terreno e un’altra persona che al momento della tragedia si trovava con lo sfortunato giovane. Intanto l’autopsia effettuata dalla dottoressa Daniela Sapienza ha confermato la causa della morte nelle gravi ferite riportate e i risultati dovranno essere consegnata alla Procura della Repubblica di Patti. Una morte causata da una svista, un caso fortuito o un tragico appuntamento con il destino? Forse entrambe le cause anche se sicuramente la fatalità ci avrà messo di suo. A stabilirlo con esattezza sarà chi di competenza. Di fatto il paese è giustamente sotto shock per la giovane vita spezzata; non sull’asfalto “del sabato sera” o per qualche “vizio” ma per la rovinosa caduta di un grosso tronco d’albero al quale lui stava lavorando forse trovandosi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Una morte che è anche la cartina tornasole della crisi economica che attraversa la Sicilia e in particolare le Aree interne dei Nebrodi dove i giovani si arrangiano come possono pur di aiutare l’economia familiare.
“Colpevoli” di spendersi, mettersi in gioco, di adattarsi a qualsiasi attività con l’animo pronto e il cuore in mano… In alternativa la fuga, l’emigrazione, lo spopolamento di un territorio già condannato dalla posizione geografica, e da mille altri fattori a dissanguarsi giorno dopo giorno.
Carmelo Monastra è stato è sarà un esempio del pegno che ogni giorno i nostri giovani sono costretti a pagare ad un’impalpabile e forse voluto destino avverso. E come lui sono da esempio quanti ogni giorno, compresi quelli che maledetto giorno erano con lui, si scommettono e si scontrano con una realtà dove la voglia di restare lotta sempre con quella di partire.
Enzo Caputo
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