I carabinieri del gruppo Monreale hanno eseguito venti misure cautelari per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso nei confronti di giovani, molti dei quali minorenni e appartenenti a famiglie bene.
Le indagini, durate oltre due anni, hanno accertato la presenza nel centro turistico di una rete di approvvigionamento e distribuzione di sostanze stupefacenti, in particolare hashish.
Gli investigatori hanno individuato la presenza di due gruppi, formati per lo più da giovanissimi incensurati, che durante le conversazioni telefoniche, utilizzavano un linguaggio in codice.
Con il termine “fame” si indicava la necessità di consumare droga, gli spinelli venivano chiamati “arancini”, “film” o “cd” mentre con con i termini “lenzuola” e “fazzoletti” si indicavano le cartine per il confezionamento.(lasiciliaweb.it)
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