Attualita

CENTRI ESTETICI – Caro Conte, impedirci di lavorare è incomprensibile ed immotivato

Da Oliveri una lettere al Presidente del Consiglio che spiega le ragioni di una categoria, oggi chiusa da un provvedimento che giudicano iniquo.

A firmarla, ma parla a nome di tanti colleghi\colleghe di lavoro è stata Giuseppina Bertino, che premettendo quanto la “situazione che tutto il nostro Paese sta vivendo, è complessa e sfidante”, comprendendo quanto il ruolo il Presidente del Consiglio “possa essere impegnativo, perché prendere decisioni per il Paese e per le categorie che lo rappresentano, è tutt’altro che facile, così come gestire sicurezza nazionale e aspetti economici, contestualizzati in questo periodo” difende professionalità e meriti di chi opere nel mondo dei centri estetici.

La Bertino, evidenziando che in questi giorni, in tanti hanno “istigato me e tanti altri imprenditori, alla protesta ed alla disobbedienza civile” sottolinea che “prima di assumere atteggiamenti non consoni ai miei doveri di contribuente (e cittadina), in qualità di titolare di un’attività artigianale in estetica, che svolge il proprio lavoro osservando scrupolosamente gli standard di sicurezza indicati” ha ritenuto rivolgersi direttamente al Presidente Conte.

C’è in lei il desiderio di fare chiarezza a favore dei diritti delle Estetiste che, afferma, “in questo momento, senza ragione alcuna, risultano gravemente penalizzate.”

Ed aggiunge: “Ho la convinzione che il “Comitato Scientifico” che risponde a Lei, abbia sottovalutato le modalità con le quali l’estetista, al pari del parrucchiere (con ancora più sicurezza), agisce nella quotidianità del suo lavoro. L’Estetista segue scrupolosamente le regole che, fin dai primi DPCM dello scorso anno, Lei stesso ci indicò.

Poi l’estetista siciliana scende nel dettaglio ed affonda il colpo: “Consentire alle attività di parrucchiere, di lavorare (con saloni che possono ricevere anche decine di clienti per volta), ma al tempo stesso, impedire alle Estetiste (con una sola cliente per volta) di esercitare l’attività, è incomprensibile ed immotivato. Assolutamente iniquo!” e si dice pronta ad un incontro con Conte “per  chiarire di persona, in cosa consiste il lavoro di un estetista e a fornirle prova degli elevati standard di sicurezza, utilizzati nell’attività svolta”.

 

 

Redazione Scomunicando.it

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