Cronaca

CENTRINI RICAMATI – A Piraino, in occasione del Silent … Quando l’Arte Antica si Fonde con l’Innovazione Urbana

Nel cuore del pittoresco borgo di Piraino, una tradizione d’arte antica e preziosa si mette in evidenza

Piraino un borgo da scoprire

Un’arte, quella del ricamo, che rischia di svanire nell’oblio, ma grazie all’ingegno e all’entusiasmo di individui appassionati, sta vivendo una rinascita sorprendente.

democrazia partecipata e amministrazione comunale

I centrini ricamati, una volta tramandati dalle mani abili delle nonne, stanno tornando a rivivere sulle mura di torri e case antiche di Piraino, diventando una dichiarazione di congiunzione tra tradizione e innovazione. Una scelta che  artistico non solo rende omaggio alle radici culturali della Sicilia, ma catalizza anche l’avvio di un evento unico: il “Silent Piraino 2023”, una manifestazione di musica, tecnologica e silenziosa.

L’arte del ricamo ha da sempre rappresentato una parte significativa della vita quotidiana delle donne siciliane. Ogni puntino e ogni filo intrecciato raccontavano storie e esperienze tramandate di generazione in generazione. Questa maestria manuale è stata incapsulata nell’antica tecnica del “punto in croce” del tombolo  o del “chiacchierino” uno dei primi lavori all’uncinetto, che un tempo riempiva i pomeriggi delle donne.

Tuttavia, nel corso degli anni, questa tradizione unica ha rischiato di perdersi nel vortice del progresso moderno.

Ma la passione per l’arte, la cultura e l’innovazione ha ispirato un gruppo culturale pirainese chiamato “Vivi a Colori”, guidato da Susanna Sapienza, a portare avanti questa preziosa eredità.

Sospinti dalla consapevolezza che le tradizioni antiche possono coesistere con l’innovazione, il gruppo ha ideato un progetto – legandolo alla democrazia partecipata – che trasforma l’arte del ricamo in un motivo di decoro urbano.

L’idea è semplice ma profonda: riportare l’arte del ricamo nelle strade di Piraino, valorizzando il centro storico attraverso l’installazione di “centrini” ricamati.

Questi manufatti diventano opere d’arte esposte pubblicamente, intrecciando tecniche ancestrali con un linguaggio contemporaneo. Ed infatti si legano a quest’edizione del “Pistì Silent Piraino”.

Le opere esposte idealmente mostrano immagini di donne che tessono le trame originali dei ricami della nonna, rievocando quell’atmosfera di chiacchierate e insegnamenti condivisi. Sono il prototipo dei nostri social. Un messaggio che ben calza con l’evento del 19 agosto tutto declinato, sulla comunicazione attraverso la rete.

Infatti il progetto non si limita solo a celebrare il passato, ma guarda al futuro.

La manifestazione “Pistì Silent Piraino 2023” sancisce la modernità di questo movimento. Un evento di musica tecnologica silenziosa, dove l’innovazione sposa l’antica tradizione, evidenziando come l’arte possa essere un ponte tra ieri e domani. Susanna Sapienza, mente creativa dietro questa iniziativa, afferma che l’obiettivo principale è custodire e tramandare un patrimonio radicato nell’identità di tutti.

Questo progetto collettivo coinvolge l’intera comunità, dimostrando che l’arte può essere uno strumento potente per preservare le tradizioni e farle brillare in nuove luci.

Quindi, mentre i centrini della nonna si stagliano sulle mura del borgo antico, l’arte del ricamo rivive, portando con sé un messaggio di continuità e speranza.

Le tradizioni siciliane, anche le più a rischio, possono essere salvate dalla passione, dalla collaborazione e dall’ingegno umano, dimostrando che il legame tra passato e futuro può essere intrecciato in modo splendido e durevole.

i nostri social

Nella realizzazione, molto poetica, della visualizzazione di questi centri – conclude la Sapienza riprendendo abbinamento relativo all’evoluzione dei social –  si ha l’immagine di alcune donne, disposte una accanto all’altra, esattamente come si faceva un tempo, che tessono le trame, originali, dei ricami della nonna. Il loro chiacchiericcio è il prototipo iniziale dei nostri social, della comunicazione frivola e leggera legata alla “piazza” virtuale di facebook. Un chiacchiericcio quotidiano – e conclude – Ricordo benissimo queste atmosfere e gli insegnamenti di queste donne, come il “punto erba” ad esempio, che provavo a fare da piccola, questo è un progetto collettivo che coinvolge tutti gli associati -. L’obiettivo di questa iniziativa è proprio quello di custodire un patrimonio che è radice di tutti noi e che spero possa arrivare anche alle nuove generazioni. L’arte a tal proposito può essere uno strumento efficace».

     

Redazione Scomunicando.it

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