E non si esclude, nei prossimi giorni, una dura presa di posizione delle amministrazioni interessate. Di certo “Vanno, vengono, ogni tanto si fermano, e quando si fermano sono nere come il corvo sembra che ti guardano con malocchio“, ma non sono “le nuvole” di De Andrè, ma le chiazze che periodicamente insozzano il litorale di Punta Lena.
Sembrano composte di nafta e olio, ma poi avvicinandosi l’odore è inequivocabile… come una perdita derivante di qualche condotta fognaria. Impressiona la regolarità con cui appaiono, ed ora in tanti si chiedono da dove provengano queste chiazze, portate a spasso dalla corrente.
Pessina pubblicità, al pari della qualità della balneazione ma da accertare se queste chiazze mettano a rischio la stessa salute dei bagnanti.
Fare presto, anzi subito per evitar guai peggiori anche in considerazione dell’ormai avviata stagione balneare, perchè a “pagar dazio” potrebbero anche essere quelle comunità distanti dai luoghi da dove avvengono le fuoriuscite di queste chiazze che “sembra che ti guardano con malocchio“- come canta sempre De Andrè.
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