Trentuno persone finiranno davanti al Giudice per le udienze preliminari di Barcellona per truffa aggravata ai danni dello Stato, falso e associazione per delinquere.
La decisione arriva dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura della Repubblica a conclusione della complessa attività d’indagine a tutela della spesa pubblica condotta dai finanzieri della Tenenza barcellonese.
L’indagine trae spunto dalla vicenda giudiziario-sportiva che ha visto il Tribunale Federale della Federazione Ciclistica Italiana condannare a quattro mesi di inibizione l’allora vicepresidente Giovanni Duci per aver diretto personalmente più associazioni sportive al fine di incrementare artificialmente il proprio bacino elettorale.
Quindi il controllo dei finanzieri sulle richieste di contributi regionali presentate dalle stesse associazioni e i verbali di gara delle manifestazioni amatoriali ed agonistiche, svoltesi tra il 2010 e il 2015, che si sono rivelati, per il 96 %, irregolari, e dove speso veniva attestata falsamente la partecipazione a gare e manifestazioni in realtà mai svolte e comunicato un numero di tesserati e atleti anche sei volte superiore rispetto al numero reale.
Nel complesso sono 30 le associazioni fantasma scovate, 31 le persone denunciate per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, reato che prevede la pena della reclusione da uno a sei anni, mentre ammonta ad euro 80.000 il danno erariale arrecato e segnalato alla Corte dei Conti e alla Regione Sicilia per consentirne il recupero.
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