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CINEMA “Lo Hobbit”

La scelta non è casuale; considerando che sono un lettore appassionato (anche del buon R.R. Tolkien) e cinefilo non immune alle saghe, quale pellicola avrebbe potuto prestarsi meglio allo scopo se non la fedele “versione” cinematografica delle prime pagine del romanzo “Lo Hobbit”?

Eccoci dunque ancora una volta, a distanza di un decennio da “Il Signore degli Anelli – il ritorno del Re”, catapultati nella Terra di Mezzo per vivere le avventure di Hobbit della Contea, Nani, Elfi, maghi, orchi e creature mostruose di ogni ordine e grado.

TRAMA- Ricordate l’arrivo scoppiettante, pirotecnico, di Gandalf nella Contea con Frodo ad aspettarlo per strada nel primo film della serie, Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello”? Bene, l’azione di “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” parte qualche ora prima di quell’arrivo, con Bilbo intento a scrivere le sue avventure con l’intento di lasciarle al nipote Frodo prima della sua partenza dopo aver festeggiato il compleanno. Egli narra la caduta del Regno dei Nani di Erebor per via dell’invincibile drago Smaug, attirato dall’oro del re Thror. Per spiegare come un Hobbit sia entrato a far parte di questa storia, Bilbo fa un salto temporale ( di sessant’anni in dietro rispetto al sopra citato arrivo di Gandalf ) e inizia a narrare di quando Gandalf il Grigio gli si presentò in casa, portando poco dopo con se anche tredici nani capeggiati da Thorin Scudodiquercia, nipote di Thror, proponendogli un’avventura ( con tanto di contratto e di liberatoria rispetto a squartamenti ed incenerimenti vari ed eventuali! ). L’obiettivo della missione è quello di riconquistare Erebor scacciando il drago. La compagnia, dopo un lauto pasto consumato in casa Baggins, parte dando il via a tutta una serie di peripezie che cambieranno profondamente l’allora giovane Bilbo permettendogli comunque di conoscersi meglio e conoscere quel mondo che fino ad allora aveva conosciuto solo sulle sue carte geografiche.

GIUDIZIO – Con “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” il cineasta neozelandese centra il quarto bersaglio consecutivo incollando il pubblico alle poltrone per quasi tre ore (2 ore e 45 minuti per l’esattezza).

Catturare nuovamente l’attenzione su vicende e personaggi dell’universo immaginario partorito dalla penna dello scrittore britannico successivamente alla trionfale trilogia non era cosa affatto semplice e scontata. Dopo aver stupito con paesaggi mozzafiato, con epiche battaglie entrate a buon diritto nel firmamento cinematografico, con la leggiadria e la bellezza di dame e musiche elfiche, ecco che Jackson cambia in parte registro – cosa, per chi avesse letto il testo, dovuta anche alla struttura narrativa della fiaba – concedendo molto più spazio a narrazione intimista e dialoghi, precisando tuttavia che anche in questo prequel non si fanno desiderare azione pura ( ad esempio la rocambolesca fuga, agevolata dalla velocissima biga di Radagast il Bruno trainata da conigli a far da lepre, della compagnia – 13 nani,Bilbo Baggins e Gandalf il Grigio – da orchi a cavallo di mannari, o ancora lo scontro coi Goblin e quello con Azog ) e paesaggi mozzafiato.

Visto quanto detto e considerato che è riuscito a soddisfare le aspettative dei lettori di Tolkien, di coloro che hanno guardato la trilogia del Signore degli Anelli senza aver letto i libri e anche di coloro che per la prima volta si sono affacciati al genere, sono sempre più convinto che Peter Jackson non sfigurerebbe come sesto fra i maghi custodi della Terra di Mezzo, un po’ come Dante sesto nella schiera di Omero, Virgilio, Orazio, Ovidio e Lucano.

Uscendo dalla sala del Cinema Comunale “Beniamino Joppolo” ho raccolto numerosi commenti entusiastici; fra essi c’è chi si è divertito a focalizzare l’attenzione sui vari personaggi dei Nani (avidi, comici, affamati, impacciati, rumorosi, testardi,migranti reduci da diaspora ma al contempo leali, intrepidi e grandi guerrieri), chi su paesaggi ed atmosfere tipicamente fantasy, chi ha gradito particolarmente la colonna sonora e le atmosfere da “medioevo alternativo”ed io stesso, devo dire, sono rimasto ampiamente soddisfatto sin dalle prime battute.

Coniugando la maestria del regista e la geniale letteratura epico-mitologica di Tplkien, è d’altra parte facile immaginare il perché di un così vasto consenso. Qualcuno avrà forse arricciato il naso dopo aver letto l’“ardito” paragone fra i 5 maghi della Terra di Mezzo e i 5 grandi autori classici del canto quarto dell’Inferno di Dante; ebbene, il naso gli si arriccerà di più, probabilmente, leggendo le mie prossime affermazioni. Ritengo infatti non solo che l’epica di Tolkien possa entrare a buon diritto nei migliori dizionari di miti letterari ma anche che la forza dell’epos di questo scrittore non sia dissimile da quella di Dante stesso e persino da quella di Omero. A tutti piace vivere avventure fantastiche e a tutti piacciono gli eroi. Nello specifico la magia immortale di Tolkien è quella che regala ad un “Hobbit” la forza di vivere avventure da eroe pur non essendo che un comunissimo mortale. Lo Hobbit non è altri che l’uomo comune; siamo noi, gente della “Contea”, amanti delle comodità, pantofolai, buone forchette, noi, quelli a cui non piacciano i guai ma che se dovesse occorrere… noi, quelli che, se dopo un: ,ci trovassimo coinvolti in un’avventura ci scopriremmo sì piccoli uomini, ma in grado di fare grandi cose, come Bilbo e Frodo Baggins. Ma in questa storia c’è molto di più del semplice eroismo, al di là delle apparenze c’è infatti tutto un bagaglio morale che scrittore e regista centellinano per grandi e piccini, dall’amore per la diversità all’inestimabile valore dell’amicizia, per non parlare infine delle straordinarie reinvenzioni e riscritture di storia e mitologia con la costruzione di un universo parallelo tanto fiabesco ed epico quanto saldamente legato ai valori più profondi e alle istanze più concrete dell’umanità.

VOTO – 3 stelle su 4. Da vedere! Adatto a tutta la famiglia.

PROIEZIONI:

A Gliaca di Piraino
-Multisala Altercinema fino al 9 gennaio

tutti i giorni due spettacoli, ore 18,00 e ore 21,00

A Patti -Cineteatro Comunale “Beniamino Joppolo” fino al 6 gennaio

Venerdì 04 primo spettacolo ore 19:00, secondo spettacolo ore 22:00

Sabato 05 primo spettacolo ore 19:00, secondo spettacolo ore 22:00

Domenica 06 primo spettacolo ore 16:00, secondo spettacolo ore 19:00, terzo spettacolo ore 22:00.

admin

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