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CINQUESTELLE A BROLO … guardando i Nebrodi. Basilio Scaffidi tra i promotori.

 

Ad animarlo, tra gli altri Basilio Scaffidi, giovane avvocato, ora libero da impegni legati alla locale politica amministrativa, ma convinto che se  si ha qualche cosa da dire sogna dirla, metterci la facci, impegnarsi.

Un movimento che ha già riscosso consensi.

Non siamo un partito ne ci imbrigliamo i quelle logiche, dicono e Basilio aggiunge, È tempo di piantare il seme della nostra più nobile speranza! Speranza e convinzione di riuscire ad eliminare i soldi dalla politica, i partiti dalla politica, i politici dalla politica.

Se togliamo i soldi alla politica questa non sarà più un mestiere, ma diventerà di fatto vera passione ed impegno civico.

Si legge in quello che potrebbe essere il primo documento di “battesimo” di questo gruppo:

Ministro, deputato della repubblica o regionale, o politicante di mestiere in genere: stipendio di 30000 euro al mese, auto blu e infinite indennità e privilegi; mai eletto dai cittadini che dovrebbe rappresentare;

ripete mnemonicamente retoriche frasi fatte, invitando la gente a fare sacrifici al solo fine di poter mantenere il suo status; affarista audace, si fa promotore dell’ennesima opera pubblica e cattedrale nel deserto, inutile per la collettività, ma che rappresenterà sicuramente un lauto banchetto per amici e clienti.

Cittadini, contribuenti vessati e stanchi, adesso o mai più ! E’ tempo di fissare la nostra meta!

 

 

E poi una foto per presentarsi…

Marco, trent’anni, laureato da 5 anni, chiuso in ufficio 12 ore al giorno, senza ancora un’indipendenza economica e nessuna prospettiva per il futuro.

Cristina, ventotto anni, lode accademica, 800 euro al mese, intere notti buttata sui libri per poter sperare di ottenere un posto che alcuni possiedono già per diritto ereditario.

Rosario, ventiquattro anni, call center e cameriere il fine settimana ai tavoli di un pub soltanto per riuscire a pagare affitto e bollette.

Felice, venticinque anni, un vulcano di idee e tanta voglia di fare. Realizzare una piccola attività comporta affrontare un immenso iter burocratico e le banche non danno un centesimo. Intanto, se si apre la finestra di casa propria, ci si trova davanti l’ennesimo eco-mostro di cemento, autorizzato con un colpo di penna e finanziato con i soldi dei contribuenti.

Giuseppe, quarant’anni, operaio, 1100 euro in busta paga, ma 300 euro meno in tasca, un contratto a tempo determinato che non permette neanche di accendere un mutuo.

Carmelo, cinquantuno anni, cassa integrato, due figli da campare, e uno sfratto che incombe su tutta la famiglia.

Certo un gruppo trasversale … ne sentiremo parlare.

admin

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