“La Cisl e la Fistel Cisl di Messina ritengono la scelta di commissariare il Teatro Vittorio Emanuele, determinata dall’Assessore ai Beni Culturali, Antonello Antinoro, una ulteriore prevaricazione ai danni della cittàdi Messina, la quale, nelle proprie rappresentanze istituzionali e sociali, è posta per l’ennesima infausta circostanza a subire decisioni, operate non certamente nell’interesse del territorioâ€Â.
“Riteniamo che le motivazioni addotte, comunque deboli e contestabili, non corrispondano alla realtà. Riteniamo che le lotte partitiche regionali per la gestione delle spartizioni del potere, trovino l’attuazione dei propri percorsi troppo spesso nella realtàsociale di Messina. Riteniamo che la Politica debba servire il territorio e non certamente utilizzarlo per la gestione di equilibri tra partiti, ed all’interno degli stessi partiti, di correnti asservite a singoli personaggi. Messina è stanca di essere utilizzata, e vuole autodeterminare il proprio riscatto e la propria emancipazione rispetto ai poteri centrali che la marginalizzano continuamente rendendola sempre più debole e ripiegata su se stessa sia dal punto di vista economico che istituzionale e sociale. Abbiamo giudicato nel tempo le intenzioni, i metodi attuati e le gestioni operate dal Presidente Bernava, efficienti ed adeguate a condurre l’ Ente sottoposto alla Sua responsabilitàverso una maggiore capacitàdi qualitàsia nelle produzioni artistiche che nelle relazioni all’interno ed all’esterno del Teatro. Non ci scandalizziamo – continuano – se deve essere sostituito, e non vogliamo fare l’elegia della persona di Bernava, ma diciamo che, se proprio deve essere operata la scelta di metterla da parte, pretendiamo non un burocrate regionale, ma un profilo migliore di quello Egidio Bernava, nel caso in cui sia identificabile nel nostro territorio. In caso contrario la Politica non fa il suo vero mestiere e conduce la Societàverso strade di involuzione ed implosione. Ed in questo periodo tale dinamica è da scongiurare in ogni angolo della nostra Italia, ma a maggior ragione della nostra Messina. Invitiamo – concludono Genovese e Allegra – l’Assessore ai Beni Culturali a riconsiderare le scelte dichiarate ed a prendere in considerazione il coro delle proteste che si alzano da tutta la Città.
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