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CISL – Tante presenze allo stand dell’Alai

Tante presenze allo stand dell’Alai e dell’Associazione Giovani Cisl alla Rassegna dell’Orientamento universitario in Fiera. Molto partecipata la tavola rotonda dal tema “Un futuro da studiare: prospettive e opportunita’ per i giovani del nostro territorio” con il presidente di Confindustria Blandina, la dott.ssa Muscolo dell’ILO, il vicepresidente della ConfCommercio Giordano e il segretario generale Cisl Messina Genovese

Un successo in termini di numero e interesse. Tanti studenti, tanti giovani hanno visitato, al Padiglione 7B della Fiera, lo stand della Cisl, dell’Associazione Giovani e del Club Alai (Associazione Lavoratori Atipici e Interinali) alla Rassegna dell’Orientamento Universitario e Professionale. Lo stand del sindacato è presente alla Rassegna per promuovere le proprie attività e offrire sostegno ai giovani che si apprestano a entrare nel mondo universitario o nel mondo lavoro.
Nell’ambito della Rassegna, l’Associazione Giovani della Cisl ha organizzato una tavola rotonda dal tema “Un futuro da studiare: prospettive e opportunità per i giovani del nostro territorio”, alla quale hanno preso parte dott.ssa Marina Muscolo dell’ILO di Messina, il vicepresidente di Confcommercio Messina Aurelio Giordano, il presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina e il segretario della Cisl di Messina Tonino Genovese.
I giovani hanno avuto la possibilità di confrontarsi con le diverse esperienze che i relatori hanno esposto. “Il nostro mercato è strettamente connesso all’economia mondiale perché produciamo materie prime che devono essere collocate sul mercato – ha detto Ivo Blandina – nel nostro territorio c’è necessità di gente specializzata, formata con indirizzo economico internazionale, di tecnici ingegneri di ogni tipo, servono manager in settori aziendali economico gestionale. Paghiamo delle carenze infrastrutturali, una burocrazia asfissiante che allontana i tempi della realizzazione di un progetto. Il quadro complessivo è deprimente ma voi giovani avete molta forza, dovete puntare su voi stessi. Paradossalmente, in questo momento avviare nuove iniziative e nuovi processi produttivi, sono maggiori nel nostro territorio piuttosto che in altri. Un esempio pratico è a Termini Imerese dove si è insediata un’azienda che produrrà cubetti di ghiaccio secondo le nuove normative europee e nasce dall’idea di 3 neo laureati. E’ una nuova idea che però ha suscitato già interesse tra gli investitori internazionali”.
“I giovani devono avere il coraggio di riadattarsi al lavoro, alla ricollocazione – ha spiegato invece la dott.ssa Marina Muscolo dell’ILO di Messina – Ma questo processo ha bisogno di attività di tutoraggio perché mercato del lavoro è in evoluzione. Quando si entra nel mercato del lavoro non è quello che ci si immaginava quando si è iniziato il percorso di studio. C’è un altro mercato che nel frattempo si è adattato ai tempi. Ci sono tante aziende nazionali e estere che ci chiedono profili di neo laureati ma la nostra difficoltà è reclutare persone disposte ad andare fuori. Purtroppo, però, spesso è necessario acquisire fuori il know how per poi portarlo nel nostro territorio. Il mio consiglio – ha detto – può essere quello di accompagnare al percorso formativo delle esperienze professionalizzanti e quindi modulare il proprio percorso di studi in funzione del cambiamento del mercato del lavoro”.
Sulla stessa linea di pensiero della dott.ssa Muscolo è stato l’intervento di Aurelio Giordano che ha tracciato un quadro della situazione con esempi pratici. “Occorre lavorare in prospettiva del futuro, senza pensare solo al core business della propria attività commerciale nel momento storico che si vive. Per gli studenti all’impegno mentale occorre abbinare il lavoro manuale. Fantasia, capacità, attitudine al rapporto umano danno una marcia in più perché l’attuale economia prevede il lavoro di gruppo. Ci vogliono investimenti coerenti e individuati su determinati obiettivi per rilanciare il nostro territorio che sta soffrendo oltremodo la mancanza di progettualità in questo senso. Stiamo assistendo alla perdita di tanti posti di lavoro perché è mancata la strategia. Gli Enti Locali, soprattutto in questo momento in cui si sta predisponendo il Piano Strategico, devono parlare tra loro, devono parlare con i rappresentati datoriali e dei lavoratori”.
“Costruire il futuro sulla crescita e sulla soddisfazione di ciò che si fa – ha detto Tonino Genovese in conclusione della tavola rotonda – la mia generazione non si è resa conto della trasformazione radicale che stava avvenendo. Abbiamo abbandonato i lavori umili che adesso sono svolti da tanti immigrati che lavorano nel turismo, nei servizi sociali, nel settore edile e dell’agricoltura. Fratelli immigrati che riescono a mantenere le proprie famiglie qui e quelle nel proprio paese di origine. A Messina chi ha un minimo di qualificazione professionale va via e così si impoverisce la qualità della nostra città. Restiamo spettatori rispetto alle opportunità esistenti, criticando piuttosto che fare. E allora siate curiosi, studiate, fate, impegnatevi in tutte le direzioni e in tutti i sensi. Più si impara più si può spendere in termini di entusiasmo e professionalità. È un bagaglio che ti consente di ricollocarti e voglia di imparare. A Messina – ha esortato Genovese – bisogna dire basta: basta delegare a decidere per voi. La delega che lasciate in bianco al sindacalista, al politico o all’imprenditore di turno è sbagliata. La mia generazione non ha avuto la capacità di consegnarvi un mondo diverso da quello che è stato dato a noi. Vi abbiamo consegnato solo la possibilità di scappare via. Cambiate questa condizione in un territorio bello come il nostro che da altre parti lo sognano”.

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