Gli italiani che restano illegalmente negli Stati Uniti si affidano, per lo più, ad altri italiani che si trovano legalmente su suolo USA.

C’è una specie di mafia o comunque di omertose complicità per trovare lavoro – chiaramente in locali gestiti da italiani – e anche per affittare una stanza. E, ovviamente, queste persone vengono sfruttate in tutti i sensi.

A volte costretti a fare i lavori più umili, dal lavapiatti al cameriere, guadagnando stipendi da fame proprio perché si trovano in competizione con vagonate di illegali provenienti, in particolar modo, dal Messico.

Molto spesso fanno affidamento su ciò che conoscono culturalmente, come le associazioni legate alla chiesa cattolica e le parrocchie locali.

I clandestini italiani a New York vivono a Brooklyn o nel Queens, non potendosi permettere di affittare un intero appartamento e, tanto meno, un contratto d’affitto regolare per il quale, solitamente, esistono specifici requisiti economici e di residenza….

E la storia si ripete, anche se lo Status di Clandestino in America, sembra essere diverso di quello dei Migrantes, e non sfuggiamo nè a guerre o epidemie.. ma andiamo anche noi alla ricerca di quel lavoro che non c’è.

Brutta storia.