«Stiamo giocando bene, ma non dobbiamo sottovalutare nessuno – inizia così la conferenza stampa di coach Gianmarco Pozzecco alla vigilia della trasferta a Forlì – non mi sono mai piaciuti gli allenatori delle squadra che primeggiano e che dicono che tutte le gare sono difficili, ma adesso li capisco. Sembrerò retorico, ma, indipendentemente dalla classifica, Forlì è una buonissima squadra. Ha perso con Napoli e con Jesi di un solo punto, in casa con Trento di 4 punti, l’unica gara che hanno perso con un largo scarto è stata contro Barcellona, ma lì la Sigma ha giocato un terzo quarto di alto livello. Non sono riuscito a trovare un punto debole della squadra romagnola, s’impegnano moltissimo e giocano una pallacanestro molto intensa».
L’Orlandina dopo le quattro vittorie consecutive in campionato, ha adesso una diversa consapevolezza di sé e coach Pozzecco individua le ragioni di ciò nelle caratteristiche dei propri giocatori: «Rispetto allo scorso anno riusciamo ad avere un giusto approccio in tutte le gare perché avendo una squadra esperta riusciamo inquadrare in maniera migliore l’avversario e cerchiamo di tenere sempre la stessa intensità in ogni gara. Alla fine della partita a Torino, Basile ha detto una cosa verissima. Ha detto che si può anche perdere, ma lotteremo sempre. È questa mi auguro possa essere la nostra peculiarità. Lo scorso anno avevamo giocatori meno esperti e più in difficoltà se dovevano andare alla ricerca di stimoli, quindi contro le squadre meno forti non riuscivano a giocare una buona pallacanestro».
Nella sala stampa “ Di Noto” del PalaFantozzi era presente anche Sandro Nicevic. Il campione croato commenta così il momento della squadra: «Sicuramente in questo momento stiamo bene e dobbiamo affrontare tutte le gare concentrati. Anche con Forlì deve essere così. E’ una squadra che, a discapito di quanto la classifica possa dire, gioca bene a basket e ha giocatori in grado di far danni. Non dobbiamo commettere errori che possono compromettere la nostra gara». L’organico dell’Upea mette insieme giocatori esperti con giovani pronti a esplodere senza che si percepiscano differenze tra loro, per Nicevic è fondamentale l’approccio mentale negli allenamenti: «È cambiata la mentalità dei ragazzi in questi mesi, i giovani hanno accettato delle modifiche e a ogni allenamento provano ad adeguarsi alla tipologia del gioco. Cercano di non fare due o tre errori di fila ad esempio. Chiunque sbaglia si rimette subito in corsa per far bene. Siamo una squadra completa, ci alleniamo bene. Sicuramente questo farà crescere i ragazzi. Se questo è il miglior Nicevic possibile a Capo d’Orlando? Non tocca a me dirlo – conclude il pivot – in ogni caso un giocatore forte non è quello che fa 30 punti in una partita, ma quello che dà stabilità e serenità al gioco della squadra. Gianmarco ha portato qui me e altri giocatori esperti come Teo e Baso, vogliamo dare il massimo in termini di intensità e consigli».
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