Scandalo carni infette e macellazione clandestina sui Nebrodi: il Codacons si costituisce parte offesa.
Nel mese di giugno il Codacons aveva già presentato esposti alle nove Procure della Repubblica siciliane, adesso chiede controlli a tappeto in tutte le province dell’isola.
Gravissime violazioni alla normativa di settore posta a tutela della salute pubblica: un’altra storia torbida di connivenza tra istituzioni e organizzazioni criminali, quella relativa alle ordinanze di misura cautelare emesse in Sicilia, nella zona dei Nebrodi, per lo scandalo carni infette e macellazione clandestina.
Il Codacons già nel mese di giugno aveva lanciato l’allarme, presentando esposti alle nove Procure della Repubblica siciliane, e chiesto ai Nas controlli sulle condizioni degli allevamenti di animali destinati alla produzione di carne e trasformati, per verificare l’esistenza di omissioni nei controlli da parte dei soggetti preposti, l’eventuale abuso di antibiotici e farmaci abusivi miscelati nell’acqua, che inevitabilmente, dopo essere assunti dagli animali, finiscono sulle tavole dei consumatori.
Oggi il Codacons, a tutela dei consumatori che non sanno cosa arriva sulle loro tavole, si costituisce parte offesa e chiede a tutte le autorità competenti di avviare urgentemente controlli a tappeto in tutte le province siciliane, in modo da scongiurare ulteriori gravi rischi alla salute dei consumatori.
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