Partendo dalla suddetta constatazione ed in considerazione che alcune delle aspettative e delle esigenze dei pendolari con l’entrata in vigore del nuovo orario risulterebbero fortemente disattese, con la presente vorremmo sottoporre all’attenzione delle SS.LL. le osservazioni e le richieste dei pendolari, al fine di apportare al più presto gli opportuni correttivi del caso.
Le richieste che di seguito si riportano sono frutto delle segnalazioni avanzate da diversi gruppi di pendolari, che in molti casi saranno fortemente penalizzati e danneggiati con l’avvio del nuovo orario ferroviario.
Poiché alcune delle scelte operate da Trenitalia negli anni passati appaiono palesemente illogiche ed immotivate (aumento dei tempi di percorrenza, composizione treni) si chiede di intervenire tempestivamente al fine di apportare in tempi rapidi gli opportuni aggiustamenti.
In particolare i pendolari ritengono che l’orario cadenzato sia stata una utile innovazione, ma l’attuale cadenzamento risulta “monco” e crea quindi notevoli problemi ai pendolari.
Inoltre, nel nuovo orario si spera che si pervenga all’utilizzo di materiale rotabile adeguato (ai quali sia assicurata regolare pulizia e manutenzione) che eviti i ripetuti ritardi e soppressioni registrati nel corso dell’ultimo anno.
Non ha senso un orario basato su una disponibilità di materiale non reale, in quanto vetusto.
Vorremmo ricordare che dietro una sequela di orari c’è la vita di migliaia di pendolari che quotidianamente dai ritardi o dalla soppressione di una fermata ne ricavano spesso gravi ripercussioni sulla propria vita lavorativa e familiare.
Premesso che si ringraziano le SS.LL. per aver avere accolto, nel passato orario, alcune delle richieste formulate dai pendolari ed in particolare per le fermate introdotte per alcuni convogli per le stazioni di Bagheria e Capo D’Orlando e per altre fermate intermedie, con la presente si chiede di prendere atto di quanto segue:
Tratta S.Agata-Palermo
Mantenimento dell’orario attuale per il treno 12753.
Tratta Palermo-Punta Raisi
Tratta Palermo-Agrigento
Inoltre chiediamo che nelle fasce di maggior afflusso vengano utilizzati treni più capienti.
Che non si ripeta il paradosso di veder partire un treno per Termini con 4 carrozze e un treno per Messina di tipo “Minuetto”, questo nel giro di 6 minuti.
Denunciamo la pericolosità che emerge quando centinaia di persone, con trolley al seguito, si accalcano il fine settimana per salire su un “minuetto”.
Che non si faccia partite in ritardo un convoglio, per esempio per Termini, con il Messina o l’Agrigento a ruota e costretti a rimanere dietro fino a Termini, accumulando pesanti ritardi.
Chiediamo che vengano rispettati gli orari, evitando soste inutili ed incroci in stazioni dove non è previsto il servizio viaggiatori.
Cosi come il rispetto degli orari e maggiore attenzione negli incroci.
Siamo stanchi di attese di 20-25 minuti per incroci, che potrebbero risolversi in maniera molto più oculata.
Esigiamo maggiore attenzione da parte di chi dirige il sistema ferroviario.
Non ha senso secondo noi risparmiare tempo di percorrenza eliminando stazioni.
Condanniamo l’allungamento dei tempi di percorrenza atti a camuffare l’incapacità a rispettare gli orari.
Tra l’altro visto il “taglio” dei treni a lunga percorrenza CHIEDIAMO un corrispondente accorciamento dei tempi di percorrenza dei regionali.
“C’è un numero che da solo dice quanto il Sud sia andato indietro. Il numero è 34: i minuti che oggi impiega in più il treno per coprire la distanza fra Roma e Palermo rispetto al 1975. Trentasei anni fa bastavano (si fa per dire) 10 ore e 26 minuti. Adesso di ore ce ne vogliono almeno 11. Quasi quattro volte più del tempo che ci vuole per andare da Roma a Milano.” (Fonte Corriere della sera 21 Novembre 2011) Siamo consapevoli che fino a quando la Regione non si attiverà per studiare un efficiente servizio intermodale treni-pullman del servizio di trasporto pubblico a ben poco serviranno gli aggiustamenti degli orari ferroviari.
Chiediamo un forte sforzo da parte di tutti per permettere alle persone di ritornare ad utilizzare i treni. Ne avremmo tutti degli innegabili benefici.
Giacomo Fazio
Comitato Pendolari Sicilia
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