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PROGETTI – 192 Fotografi per non dimenticare

Madrid, 10 esplosioni di matrice terroristica fermarono 192 vite per sempre.

Era l’11 marzo 2004.
A distanza di 10 anni da quella terribile data 192 fotografi, dietro l’impulso di Ciro Prota, fotografo napoletano trapiantato a Parigi, hanno unito le loro forze, creatività e coscienze per ricordare quei morti, quel giorno e per dare un contributo alla memoria collettiva.
Nel novembre 2013 Prota ha iniziato a raccogliere adesioni tra fotografi, professionisti e non, per il progetto che prenderà il nome di Projet 192: 192 fotografi per le 192 vittime di Madrid. Ufficialmente 192, ma a queste si aggiunge successivamente due mesi dopo un bimbo appena nato e subito morto  a causa delle ferite subite dalla  madre nell’attentato.
Il progetto nasce su internet tra persone che credono nel valore sociale della fotografia. Una foto per una vittima, dando spazio alla creatività, fantasia e sensibilità di ognuno. Ogni fotografo viene abbinato ad una vittima, si chiede a ciascuno di produrre entro un mese una singola foto in bianco e nero, dove sia presente il nome della persona deceduta assegnato e un elemento ferroviario ad interpretazione libera.
Nel giro di pochi giorni dalla fine di novembre arrivano adesioni da tutto il mondo (dall’Italia alle Filippine, dalla Turchia all’India, passando per Francia, Germania, Spagna, Canada, Inghilterra e Portogallo) completando il numero necessario di fotografi per portare a termine il progetto. I partecipanti non si conoscono tra di loro, se non via Internet, si danno delle regole, delle linee guida, sempre basate sul rispetto e sul ricordo delle vittime cercando di evitare inutili retoriche e pietismi. In meno di un mese e mezzo producono 192 foto di forte impatto artistico ed emotivo.
Tra i fotografi coinvolti ci sono anche  nomi di rilievo come Sebastiamo Bellomo, Francesco Cito, Mario Spada, Graziano Perotti e Graziano Panfili e molti altri che troverete nelle foto del progetto.
Ma allo stesso tempo anche i non professionisti donano un apporto fondamentale al progetto mettendoci tutta la loro passione e amore per la fotografia.

Una grande anima collettiva di persone che lavorano con l’immagine, con i propri occhi e la propria sensibilità interpretando  vite di persone mai conosciute,con il solo scopo di non dimenticare.
Affinché il tempo non cancelli i ricordi e le persone, i loro nomi sono  incorniciati da immagini di binari, stazioni, vecchie locomotive abbandonate, traversine disegnate sulla sabbia e tanti visi e persone.
Viene chiesta spesso la partecipazione di amici, colleghi e  persone incontrate per caso coinvolgendoli in una idea di memoria collettiva per fare in modo che il tempo non cancelli i ricordi e le persone. Il tutto raccolto con quella delicatezza, simbolismo e interpretazione di attimi che la fotografia sa dare quando cerca di colpire il cuore tramite gli occhi.
L’assenza è di fatto il filo conduttore dell’opera, assenza che spesso coincide con quella di altre vittime della follia umana del passato, come per esempio la foto fatte davanti alla lapide che ricorda la strage della stazione di Bologna.
L’assenza può divenire però allo stesso tempo una presenza consapevole, ed è questo che vuole raccontare questo progetto nato dalla coscienza di uno e condiviso tramite gli occhi di 192 artisti di tutto il mondo.
A tempo di record ai primi di febbraio sono nati un sito web e  un libro elettronico a cui seguiranno un progetto editoriale, mostre e presentazioni itineranti promosse dagli stessi partecipanti che hanno provveduto nel frattempo a costruire una associazione per poter organizzare al meglio tutte le attività collegate a Projet 192. Il tutto con lo stesso entusiasmo, collaborazione e solidarietà che li ha uniti sin dall’inizio.
Al momento l’associazione è alla ricerca di sostenitori e sponsor per aiutare l’evoluzione del progetto, per qualsiasi contatto e richiesta di informazioni il sito di riferimento è www.projet192.org.
di Stefano Corso
Qui il link alle foto del progetto  dedicate alle 192 vittime di Madrid, per noi, per non dimenticare
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Per informazioni sul progetto o proposte di collaborazione
www.projet192.org

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