Fotonotizie

CONSIDERAZIONI – La quercia, purtroppo, è caduta

di Giovanni Frazzica

E’ quasi cinematografica la descrizione che  Giovanni Pascoli fa delle persone che, superato il dispiacere per il crollo del grande albero, si attivano per trarre comunque profitto dall’evento imprevisto.

Dice il poeta: “Ognuno loda, ognuno taglia” e questo passaggio sottolinea che oltre la presa d’atto della sfortuna c’è l’indifferenza degli uomini. La poesia infatti, prosegue così: “A sera ognuno col suo grave fascio va”. Tutti raccolgono la legna e alla sera tornano a casa col proprio carico, soddisfatti.

Invece, il dramma vero è quello della povera capinera,  immagine triste di una mamma che cerca il proprio nido che non troverà mai più.

Nella vita reale ci sono querce che cadono e querce che vengono abbattute, ovviamente non si pensa solo al campo della botanica, però gli effetti collaterali, come quello del dramma della povera capinera colto dalla sensibilità del poeta, accadono e colpiscono persone, gruppi, categorie, territori e interi Paesi. Fuor di metafora: pensiamo a ciò che è avvenuto nel 92 in Italia, senza nostalgia, ma cercando di fare con l’aiuto del tempo passato un minimo di riflessione oggettiva. Forse ora si può affermare che il sistema dei partiti della cosiddetta prima repubblica è stato abbattuto al di là dei suoi storici demeriti e facendo di tutta l’erba un fascio. Sono state migliaia le “povere capinere” travolte in quegli anni dal ciclone Mani Pulite, ma non hanno trovato il conforto dei versi di un poeta.

Quell’evento politico-giudiziario è stato talmente vasto, intenso e profondo da lasciare modifiche e cicatrici che gravano ancora oggi sul sistema politico e istituzionale. Il tema di oggi non deve essere quello di fare l’ennesima ricostruzione storica di quel periodo, ma chiedersi se la società contemporanea, l’attuale Sistema che regge il Paese, sarebbe in grado di sostenere una eventuale imprevedibile nuova onda d’urto simile a quella che ha cambiato i connotati politici e istituzionali italiani all’inizio degli anni 90.

Questo perchè non non sembra che il tessuto sociale abbia prodotto, o stia producendo, anticorpi sufficientemente robusti per garantire presidi di Democrazia.

Questa, al di là del dispiacere intenso per la quercia caduta, è la vera preoccupazione che ci inquieta.

Redazione Scomunicando.it

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