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CONTI BROLESI – Lo Sciopero di oggi blocca l’azione del Prefetto

Situazione critica, d’attesa, di pressioni e mediazioni, a diversi livelli, ma non sembra intravedersi, a breve, sblocchi o vie d’uscita a meno che, la mediazione del Prefetto di Messina, chiamato in causa, non determini, per motivi socio-sanitari, un ripensamento sulla presa di posizione della direzione generale dell’Unicredit che ha in mano la situazione.

Irene Ricciardello, stamani ha sentito la “voce” del Governo in provincia di Messina, un paio di volte.

Grande disponibilità, interesse, ma lo sciopero generale di oggi non ha permesso al Prefetto di interloquiare con i responsabile che da Bologna seguono l’affaire di Brolo, non presneti in DIrezione.

Ormai tutto rimandato alla prossima settimana?

Sembra di si, ma a Brolo sale la tensione, ed anche le preoccupazioni.

Da un lato si blocca un flusso di denaro importante, sotto le feste, anche per l’economia locale, dall’altro l’impossibilità di gestire pagamenti porterà tra poco il comune a non poter far fronte ai servizi prioritari, la discarica, la pulkizia del paese, gli scuolabus, altri costi urgenti.

Sarà emergenza a 360°.

E questo il Prefetto lo sa bene.

Poi ci sono i dubbi dei cittadini.

Pagare o non pagare le scadenze tributarie? O come pagarle…

Questi soldi serviranno a coprire il “buco” che la banca ha, per l’esposizione finanziaria derivante anche da quell’apertura di credito, concessa solo otto mesi fa, con l’anticipazione di tesoreria per più di due milioni di euro, concessa senza bilancio approvato, neanche quello dell’anno precedente.. durante la gestione commisariale?

E poi i servizi per i quali si stanno pagando queste tasse come saranno gestiti?

Altra domanda dalle cento pistole che si fanno in queste ore i contribuenti.

Pagare si. Pagare certamente  dicono altri, ma sarenne per loro opportuno farlo su un altro conto, di un’altra banca o posta aperto ad hoc dal Comune.

Potrebbe essere possibile?

Un conto dove il Comune pur non potendo al momento movimentare quei soldi – per legge questo è possibile attraverso i mandati di una tesoreria – potrebbe, quando ciò sarà possibile, accedervi, senza il rischio di perdere nulla o vedersi fagocitare nel buco nero del dissesto i sacrifici ddei cittadini, che oggi pagano le tasse.

Ovvimente una scelta quest’ultimo al limite, di rottura.

Forse unica e senza riscontri.

Di cero un segnale.

Anche perchè stando così le cose la Banca in queste ore incamera i soldi derivanti dagli F24 – potrebbe incamerare eventuali fondi regionali -. potrebbe anche risanare il suo debito, in perfetta regola.

Del rsto lei – la Banca – avanza tanto.

Brutta gatta da pelare.

Certamente il fatto che la gestione della questione brolese è stata  presa in carico direttamente dalla direzione di Bologna la dice lunga sulle problematiche che comporta e che potrebbero anche nascere da alcuni controlli che l’agenzia di Brolo pare abbia subito da parte della polizia giudiziaria, conseguenza dell’indagine sui cosiddetti mutui fantasmi.

I dipendenti comunale comuque sono preoccupati.

Un situazione di stallo che potrebbe protrarsi per mesi.. in attesa dell’approvazione del bilancio del Comune

E qui i tempi sono lunghi.

Ancora oggi il sindaco di Brolo, evidenzia di esser rimasta sbigottita quando l’Unicredit di Bologna, alla stregua del peggior cliente, ha comunicato – sic et simpliciter  – due giorni fa – la chiusura immediata dei conti correnti.

Un atto che anche per lei ha determinato quella che definisce “una gravissima situazione che comporta la paralisi ed il blocco di ogni attività dell’ente, dal pagamento delle bollette alla corresponsione degli stipendi di tutti i dipendenti”.

Bisogna comunque dire che il responsabile del Centro Public Sector Sicilia di Unicredit Banca spa che ha adottato la decisione agiva in perfetta legalità…. da Banca, che per letteratura “non ha sentimenti, ma solo interessi”.

Mancano i bilanci… – in sintesi afferma – tutto si blocca e quindi richiede che gli si faccia pervenire al più presto il bilancio di previsione dell’anno 2014 approvato ed il bilancio di previsione 2013 consolidato per la rettifica degli stanziamenti sulla base dell’ultimo bilancio approvato.

Ma certamente a molti non sfugge il comportamento della stessa banca, che nei mesi passati, aveva spesso lasciato correre in merito alla preocedure da seguire e che ora scrive “Che in assenza di uno dei due documenti sopra citati non si potrà che disporre la restituzione dei mandati”.

Il sindaco di Brolo, ieri, proprio mentre le notzie si accavallavano e tutto era in work progress ha scritto a tanti,  investendo del caso Brolo, oltre al Prefetto di Messina – che immediatamente si è messo in movimento –  la stessa Procura di Patti.

Poi copia della nota è giunta al presidente della Regione , alla Procura della Corte dei Conti di Palermo; ed ai consiglieri comunali ed al presidente del consiglio che insieme al revisore dei conti dovranno affrontare subito la questione dell’approvazione del bilancio.

Un nodo sul quale pesa il giudizio del dirigente del servizio ispettivo vigilanza e controllo dell’assessorato autonomia della regione siciliana, il dottor Giuseppe Morale  che sul suo tavolo, in assessorato, ancora ha le relazioni ispettive tese a verificare la sussistenza dei presupposti per la dichiarazione del dissesto a Brolo e non si è pronunciato in merito a tempi ormai scaduti.

Per il sindaco di Brolo è chiaro che al momento senza quegli atti ispettivi (evidenziano anche che relativamente al bilancio preventivo – consuntivo dell’anno 2013, la Regione Sicilia ha nominato commissario ad acta che si è insediato da mesi) e  mancando la mappatura completa del piano economico dei debiti del comune: ”Allo stato attuale questo Ente e gli uffici competenti non sono in grado di potere predisporre, in tempi brevi,  uno schema di bilancio “ordinario” rispondente alle norme di legge ed ai più elementari principi contabili in quanto non sono rinvenibili dati attendibili che possano, in maniera trasparente e certa, attestare l’impianto contabile dell’Ente”.

Irene Ricciardello ha ancora affermato che: “È a tutti noto che questa situazione non è ascrivibile in alcun modo alla mia Amministrazione in quanto ciò deriva dai fatti illeciti e dalle gravissime condotte accertate dalla Magistratura ed in corso di verifica che hanno dato origine alla cosiddetta “operazione mutui fantasma” di cui al proc. penale n. 2578/13 RGNR  per il quale il precedente responsabile dell’ufficio ragioneria è ancora in regime di custodia cautelare in carcere, mentre gli altri destinatari sono ancora soggetti a misure cautelari”.

Poi Irene Ricciardello puntualizza, e l’ha fatto anche oggi, che “All’atto dell’insediamento della mia amministrazione non era stato depositato il conto del tesoriere relativo alla gestione 2013, il cui termine di scadenza era previsto per il 31/01/2014 – aggiungendo – Nel mese di settembre 2014,  dopo i provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria, è stato sollecitato il deposito di tale documento, il cui ritardo, unitamente alle altre problematiche di natura contabile riscontrate, note a tutti,  ha determinato gravi difficoltà nella programmazione dei bilanci 2013 e 2014 e nella rendicontazione del 2013” .

Resta la sua denuncia sul fatto che “L’accertamento ispettivo richiesto alla Regione Sicilia ad oggi, nonostante il lungo tempo trascorso, i ripetuti solleciti, non si è concluso. Il completamento di tale verifica è fondamentale per l’ente, tenuto conto che è necessario stabilire quale percorso è costretto a prendere il Comune di Brolo: a) il risanamento dei conti senza che sia necessario passare dalla dichiarazione di dissesto; b) il risanamento dei conti passando attraverso la dichiarazione di dissesto, atto che, comunque, deve essere deliberato dall’organo Consiliare”.

Un punto che potrebbe essere quello di partenza dell’interrogazione parlamentare che l’onorevole Nino Germanà, presenterà all’Ars nelle prossime ore e che ha già annunciato.

 

Sarà tempo ancora per la mediazione?

“È doveroso da chiedere l’immediato intervento dell’Ecc.mo Prefetto, del Presidente della Regione e delle altre Autorità in indirizzo al fine di poter intervenire per risolvere la questione, ed al contempo è mio dovere sollecitare la Tesoreria – Unicredit Spa a desistere dalla decisione assunta e consentire l’immediato sblocco dei mandati del servizio di cassa” – afferma il sindaco brolese – “È fin troppo evidente che il protrarsi di tale stato di fatto metterebbe in serio pericolo anche i servizi indispensabile per l’Ente che ricordo essere presidio di protezione civile, nonché autorità di tutela dell’igiene e salute pubblica, oltre che gestore di servizi essenziali quali scuolabus, istruzione pubblica, servizi sociali ed uffici comunali. Oltre quanto sopra, è necessario scongiurare il pericolo di agitazioni da parte dei dipendenti e delle parti sociali interessate, soprattutto in prossimità del periodo natalizio”.

E’ certamente tempo di una seria presa di responsabilità delle parti sociali, dei politici, sulla questione Brolo che non è certo riconducibile a stipendi non pagati.

E su questa direttiva è chiara anche Irene Ricciardello che ancora afferma: “Chiedo alle rappresentanze sindacali, ai dipendenti e a tutte le parti sociali ed all’intero Consiglio Comunale di collaborare attivamente per il superamento di un momento drammatico per questo Comune, indipendentemente da fazioni politiche e/o colori di appartenenza politica, senza polemica e senza posizioni precostituite.

Al Dirigente del servizio ispettivo rappresento le gravissime difficoltà causate dal ritardo del deposito della relazione ispettiva e chiedo un immediato intervento per quanto di competenza.

Chiedo, al Sig. Prefetto di fissare un incontro con tutte le parti interessate al fine di evitare, prevenire e risolvere una situazione che potrebbe avere risvolti anche di ordine pubblico – e quindi conclude –  A tutti i cittadini prometto il mio massimo impegno nel tentativo di risolvere una situazione della quale anch’io mi sento di essere vittima ma che intendo affrontare con spirito di servizio nell’interesse esclusivo del mio amato paese”.

 

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