Il conventus studiorum, inserito nell’ambito del progetto “CastelloInHistoria” ideato e attuato in collaborazione con l’Officina di Studi Medioevali di Palermo, è stato voluto ed organizzato da Giuseppe Pantano, appassionato, al di là della sua professione quotidiana, di studi storici e scrittore egli stesso (ricordiamo, almeno, Saggio di classificazione di soprannomi [‘ngiurie] montalbanesi, Intermezzo araldico, Fra Bartolomeo da Montalbano), il quale è riuscito a riunire i maggiori studiosi delle materie attinenti ad una estesissima parentesi temporale (qual’è quella che va dal neolitico al feudalesimo), non solo di estrazione isolana, in un confronto durato due giorni con sessioni giornaliere ante e postmeridiane, che hanno visto l’intervento di tre relatori per ogni sessione, per un totale di dodici interventi.
Il bilancio è stato certamente positivo ai fini di una maggiore e migliore conoscenza del territorio, del quale (è stato rilevato più volte) Montalbano Elicona rappresenta un faro di orientamento, sotto svariati aspetti, irripetibile.
Ad inizio dei lavori, il saluto della amministrazione comunale è stato portato dal vicesindaco, Roberto Ridi in rappresentanza del primo cittadino che si trovava fuori sede per presenziare ad un convegno di rappresentanti dei Borghi più belli d’Italia.
Il calendario dei lavori ha visto impegnati, per la prima giornata del 7 settembre, P. Alessio Mandranikiotis, che ha intrattenuto l’uditorio sui Santi italo-greci del Valdemone, mentre Luciano Catalioto ha trattato il tema Monachesimo greco e chiesa latina nel Valdemone normanno:laboratorio culturale e sperimentazione politica.
Nella seconda giornata del convento si sono avuti gli interventi di P. Pio Sirna sul tema Drammatico dolore, tragica rappresentazione: un modo di essere, di dire e di fare nell’area precristiana tra Tindaris e Helicon; Luigi Santagati, che ha trattato il tema Viabilità antica del Valdemone; Michele Manfredi-Gigliotti che si è occupato di Demenna nella letteratura arabo-sicula.
Nella sessione pomeridiana ha iniziato Michele Fasolo con l’argomento Il territorio ad ovest di Tindari dalla preistoria al medioevo:risultati preliminari della prospezione intensiva di superficie; ha proseguito Piero Gazzara con L’area nord-orientale della Sicilia tra gli anni 902 e 965:vecchie e nuove questioni storiografiche insolute; ha concluso i lavori Shara Pirrotti trattando il tema Itinerari medievali nel Valdemone. Salvatore Scuto, infine, ha portato il saluto, suo personale e della Soprintendenza BB. CC. AA. di Messina, esternando il suo compiacimento per l’iniziativa.
L’uditorio è stato congedato, con grande suggestione, sulle note del duo pianistico Rosario Mangano e Angela Cucinotta, che ha eseguito ouvertures da Rossini, Bellini, Bhrams e Mussorski.
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