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CORTE DEI CONTI – Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Unione italiana delle camere di commercio

Negli anni 2008 e 2009 l’Unioncamere ha confermato le caratteristiche di ente complessivamente ben gestito, posto come snodo fondamentale del sistema camerale, composto dalle 105 Camere di commercio nazionali, dalle Camere di commercio italiane all’estero e dalle Camere di commercio “miste” costituite in Italia, nonché dalle società e enti partecipati costituiti al fine di raggiungere i molteplici e numerosi obbiettivi affidati, nel tempo, dal legislatore e da altre Pubbliche Amministrazioni. A tale specifico riguardo, è stata segnalata all’ente la necessità di formulare per il futuro un bilancio consolidato rappresentativo di tutte le partecipazioni societarie, peraltro ottemperando all’obbligo posto dall’art. 2 della legge n. 196 del 2009.
Nel biennio considerato l’ente ha rinnovato i propri organi di direzione, amministrazione e revisione, rispettando essenziali regole di partecipazione e rappresentanza in modo da riflettere le variegate realtà geografiche e categoriali associate nel sistema camerale. L’ente ha, inoltre, modificato profondamente le norme statutarie e i regolamenti di contabilità, di organizzazione e di funzionamento degli uffici. Al contempo, l’ente ha attivamente partecipato ai lavori di attuazione della delega di cui all’art. 53 della legge n. 99 del 2009, sino all’emanazione del decreto legislativo n. 23 del 2010, che ha sostanzialmente modificato la previgente normativa posta dalla legge n. 580 del 1993. Di particolare rilievo, in detta riforma, la previsione, come articolazione istituzionale del sistema camerale, delle Unioni regionali delle camere di commercio, che si erano andate costituendo, come associazioni privatistiche, ai sensi dell’ordinamento previgente e che ora potranno più efficacemente rappresentare il sistema camerale e le sue esigenze a livello di amministrazioni regionali ed in vista della trasformazione federalista dello Stato.
Riassumendo, infine, i dati contabili salienti che caratterizzano gli esercizi considerati può essere puntualizzato che, mentre il risultato del conto economico è passato da un disavanzo di € 581.390 nel 2008 ad un avanzo di € 970.699 per il 2009, l’ammontare del patrimonio netto è aumentato di oltre un milione di euro, essendo passato da € 48.338.345 nel 2008 a € 49.463.644 nel 2009. Va ancora considerato che, mentre nel 2008 si è registrato un avanzo di competenza finanziaria in ragione di oltre 3,278 milioni di euro, per il 2009 l’omologo dato non è disponibile, giacché i bilanci dell’ente hanno un’impostazione economico-patrimoniale e non più finanziaria.

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