Cinema

CRITICHE – Quelle cinematografiche di Italo Zeus: “Miss Peregrine – la casa dei ragazzi speciali”

 

Nuove collaborazioni. Italo Zeus, inaugura una rubrica su scomunicando… “Critiche”, qui parlerà di cinema e teatro, ma anche di Altro. Inizia con lo straordinario nuovo film di Tim Burton, Miss Peregrine-la casa dei ragazzi speciali

 

“Un film ispirato e personale, abitato in un mondo di infanzia eterna”

“Attenzione: Burton in ascesa!”, nella a deriva più astratta del suo cinema  in un ottimo buon fantasy “dark-decadente” formalmente impeccabile

Lo straordinario nuovo film di Tim Burton, Miss Peregrine-la casa dei ragazzi speciali, è un adattamento del romanzo omonimo best-seller di Ransom Riggs.

Racconta lo scrittore:”andavo nei mercatini delle pulci con mia nonna e mi sono innamorato di una ragazzina in una vecchia foto, tanto da appenderla in camera da letto. Un giorno per caso l’ho girata: dietro c’era scritto che era morta a 15 anni di leucemia”.

Da questo episodio nasce in lui la passione di collezionare  vecchie foto reperite in vari mercatini e di raccoglierle in un libro. Il passo successivo è il bellissimo romanzo da cui Burton ha tratto il film. L’adattamento ha richiesto numerosi sforzi per racchiudere il tutto in un solo capitolo.

Jake vuole scoprire chi ha ucciso il nonno e per farlo convince il padre ad andare in un piccolo paesino del galles dove si trova l’orfanotrofio. Ma al suo arrivo trova solo dei ruderi frutto di un  bombardamento durante la seconda guerra mondiale.

E’ grazie all’incontro con degli strani  ragazzi che lo portano dentro un anello temporale, cioè un giorno che si ripete all’infinito sempre uguale, che Jake scopre la storia del nonno legata alla sua e a quella casa per ragazzi speciali diretta da Miss Peregrine (Eva green) dove Emma (la ragazza più leggera dell’aria), Enoch (che può risuscitare i morti e dare vita agli oggetti) Bronwyn (la bambina più forzuta del mondo) Claire (che ha una seconda bocca famelica sul collo), Fiona (che controlla le piante), Horage (che può proiettare i sogni) Olive (che incendia tutto quello che tocca), i gemelli (incappucciati perché alla loro vista la gente viene pietrificata,  Millard (il ragazzo invisibile) lottano contro li malvagio Barron (Samuel L. Jackson) uno scienziato  geniale ma cattivo che si nutre dei bulbi oculari dei ragazzi speciali.

Miss Peregrine che si trasforma in uccello e può manipolare il tempo, ha il compito di proteggerli.

Ritroviamo il mondo fantastico e nero di Tim Burton, in un film pieno di citazioni ma del tutto originale, che continua la consacrazione del regista come uno dei più geniali e sorprendenti autori cinematografici del nostro tempo, capace sempre di stupire e coinvolgere tra immaginazione e dolore, tra umane sofferenze e magici sguardi che volano oltre il reale per ribaltarlo e restituircelo sotto nuove luci profondamente legate alla concretezza del reale.

Italo Zeus

DATA USCITA:

GENERE: Avventura, Fantasy

ANNO: 2016

REGIA: Tim Burton

ATTORI: Eva Green, Asa Butterfield, Samuel L. Jackson, Ella Purnell, Chris O’Dowd, Allison Janney, Terence Stamp, Judi Dench

SCENEGGIATURA: Jane Goldman

FOTOGRAFIA: Bruno Delbonnel

MONTAGGIO: Chris Lebenzon

MUSICHE: Michael Higham, Matthew Margeson

PRODUZIONE: Chernin Entertainment, Tim Burton Productions.

DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox.

PAESE: USA

DURATA: 127 Min

FORMATO: 2D e 3D

ITALO ZEUS

Italo Zeus, di lavoro fa il regista, ed è nato a Piraino. E’ autore di diverse pellicole (come “Piccole memorie dimenticate” e “Ogni giorno come se fosse l’ultimo”, “Un tango prima di tornare”), cortometraggi, e spot, ed al 61° Festival di Sanremo, nella sezione autori emergenti, ha presentato la canzone “Correndo con le forbici in mano”,  interpretata da Nadia Impalà, giovane cantante milazzese.

Alla domanda com’è nata, in lei, la passione per la regia?

Luyi risponde: “Quando avevo sei anni mia zia mi ha accompagnato al cinema a vedere Biancaneve. Per un errore forse mio, o forse del bigliettaio, mi sono trovato a vedere Lo Squalo di Steven Spielberg. Nonostante le scene fossero molto forti per un bambino, sono rimasto affascinato da quel film, e ho pensato: “Voglio fare il regista.”

 

 

Redazione Scomunicando.it

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