– di Corrado Speziale –
“Ricordati che l’arte cura…” Da qualche giorno nelle vetrine all’ingresso della Farmacia Boccetta fa mostra di sé “Il Prato incantato”, opere di Stello Quartarone,
L’iniziativa si protrarrà fino ai giorni appena successivi al Natale.
A scanso di equivoci: l’arte non va in farmacia a curarsi, ma a curare. È un messaggio di sollievo, di speranza. L’arte a Messina è tutt’altro che malata. In questa fase, infatti, in città si stanno alternando e sovrapponendo eventi e mostre che segnano una ripresa delle attività dopo il lungo periodo che ha costretto tutti a restare fuori dagli spazi espositivi, invero carenti da tempo a prescindere dall’emergenza Covid. Per cui, quanto a luoghi d’arte, segni di “guarigione” se ne vedono: c’è chi apre nuovi spazi e chi se li inventa. In senso positivo, s’intende. Ciò, attraverso iniziative che destano curiosità. Siamo sul terreno di Stello Quartarone, artista dotato di una straordinaria creatività, classe 1947, che da quando realizzò le sue prime sculture, all’età di 16 anni, non si è mai fermato.
Tra tanti luoghi, al di fuori delle sedi usuali dove si realizzano mostre ed eventi d’arte, ha speso la sua vena creativa nel deserto del Sahara, all’ex Ospedale Mandalari, all’ex carcere di Rometta, alla “Badiazza”, in ritrovi cittadini e in tanti altri posti. Ma la farmacia, proprio quella, gli mancava. E non è una provocazione.
L’idea delle installazioni nelle vetrine della Farmacia Boccetta, nasce dai titolari di quest’ultima in vista del prossimo Natale e della voglia di “rinascita” dopo il periodo appena trascorso.
Non impresso in nessuna stampa, ma pensato e riferito dall’artista, il messaggio ad hoc per quest’ultima operazione: “Ricordati che l’arte cura…”. Così, chiunque si rechi in farmacia, avrà l’occhio e la mente attratti e confortati dall’arte.
Già dal 1976, con la sua personale “Vuoti sconosciuti”, al Ritrovo Rinascente di Messina, Quartarone si era distinto in tante iniziative personali e collettive.
In mezzo a tutto ciò, la sua più grande “opera”, in perenne trasformazione e in costante divenire è l’originalissima Arthouse Gallery di via Grattone, a Messina, appartamento in cui vive, da lui trasformato in più di trent’anni in uno straordinario luogo d’arte contemporanea, unico nel suo genere, contesto/simbolo in cui Quartarone dà spazio e corpo ai suoi pensieri e alle sue emozioni: “Ho liberato i miei colori dai loro contenitori, dandogli la possibilità di incontrarsi…”
Stavolta, persino in farmacia!
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