Cultura

DACIA MARAINI AD UCRIA – Il Comune avvia l’iter per la cittadinanza onoraria

foto di AMnotizie

Sui Nebrodi c’è un precedente illustre: la cittadinanza onoraria conferita alla Maraini a Brolo nel 2011

Ucria celebra una delle sue più illustri ambasciatrici culturali, Dacia Maraini

L’autrice del celebre romanzo La lunga vita di Marianna Ucria, che ha dato risalto internazionale al centro nebroideo, riceverà presto la cittadinanza onoraria, un riconoscimento che ne sancisce il profondo legame con il territorio.

L’annuncio dell’avvio dell’iter è stato dato dal Presidente del Consiglio Comunale, Roberto Di Stefano, durante un partecipato incontro culturale organizzato al Circolo Montecastello. L’evento, promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con Demea Eventi Culturali, è stato moderato dall’avvocato Iole Nicolai e dalla professoressa Rosalinda Lo Presti Costantino.

“Con il suo romanzo, tradotto in 25 lingue, Dacia Maraini ha fatto conoscere il nome di Ucria nel mondo,” ha dichiarato il sindaco Vincenzo Crisà. “Conferire la cittadinanza onoraria è un atto dovuto per il contributo culturale e storico che ha offerto alla nostra comunità. Questo riconoscimento rappresenta un ponte tra Ucria e il panorama culturale internazionale.”

Durante l’incontro, la scrittrice ha presentato la sua ultima opera, Vita mia. Giappone 1943. Memorie di una bambina in un campo di prigionia, condividendo con il pubblico le dolorose esperienze vissute durante l’internamento in un campo di concentramento giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il sindaco ha invitato ufficialmente la Maraini a tornare a Ucria nell’estate del 2025, sottolineando come il riconoscimento sia anche un’opportunità per rinsaldare il legame tra la scrittrice e la comunità locale.

Un precedente illustre: la cittadinanza onoraria di Brolo

Il gesto di Ucria segue quello del Comune di Brolo, che conferì alla Maraini la cittadinanza onoraria nel luglio 2011. All’epoca, le motivazioni si basavano sull’impegno sociale della scrittrice, che non mancò di sottolineare il valore simbolico di quel riconoscimento.

“La Sicilia, terra di migranti e accoglienza, ha dimostrato con questo gesto di andare controcorrente rispetto a un modo ghettizzante di vedere il diverso,” disse la Maraini durante uno dei suoi interventi a Brolo. La cerimonia, ospitata in una villa trasformata per l’occasione in un’agorà, vide una partecipazione trasversale di cittadini, intellettuali, scrittori, rappresentanti scolastici e religiosi di diverse fedi.

Tra i protagonisti di quella giornata, si ricordano l’allora sindaco Salvo Messina, il presidente del Consiglio Comunale Francesco Moscato, il professore Michelangelo Gaglio, lo staff dell’ufficio turistico comunale che coordinò il tutto e l’assessore alla cultura Maria Ricciardello, che fece autografare l’intera produzione letteraria della Maraini donandola, attraverso la biblioteca comunale, a tutti i suoi “nuovi” concittadini.

Il conferimento della cittadinanza onoraria a Dacia Maraini non è solo un riconoscimento personale, ma assume una valenza culturale più ampia. La scrittrice, con la sua opera, ha contribuito a unire i Nebrodi al panorama letterario internazionale, raccontando la bellezza e le complessità di una terra ricca di storia e cultura.

Come dichiarato dal sindaco Crisà, “questo gesto è un messaggio che supera le logiche comunali, lanciando un segnale forte a livello europeo. Ucria vuole continuare a essere un faro di cultura e di accoglienza, sulle orme del messaggio universale di Dacia Maraini.”

Ad Ucria un mazzo di fiore augurale da parte della comunità brolese ci sarebbe stato bene. Un omaggio che speriamo possa essere formulato al momento del ritorno a Ucria della scrittrice.

 

per la cronaca il Comune di Brolo ha conferito la cittadinanza onoraria a diverse personalità nel corso degli anni. Ad esempio, il 1º aprile 2009, il Consiglio Comunale ha deliberato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria a Piera Aiello, riconoscendone il coraggio e l’impegno nella lotta contro la criminalità organizzata, poi a Dacia Maraini ed ha avviato l’iter per il conferimento della cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto”, simbolo del sacrificio e del valore dei soldati italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale. C’era stata anche la proposta di darla allo studente egiziano Patrik Zaki, ma non se ne fece più nulla.

Redazione Scomunicando.it

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