Democrazia partecipata è sicurezza, street art, socialità: viaggio tra le opere finanziate nel 2022 e già inaugurate
Non solo burocrazia e soldi: la democrazia partecipata in Sicilia è anche cose, servizi, segni tangibili per i cittadini che vivono, non solo propongono e scelgono (ci si augura),
“Spendiamoli Insieme”, progetto di monitoraggio civico sul buon uso dei fondi della democrazia partecipata in Sicilia (promosso dall’associazione Parliament Watch Italia, con il supporto di Fondazione CON IL SUD e OSIFE), ha passato in rassegna alcune delle opere finanziate con i fondi 2022 e già inaugurate nella prima metà dell’anno per analizzare cosa resta sul territorio dei fondi e delle scelte fatte. Sicurezza, arte e socialità sono i temi ricorrenti.
Sul fronte sicurezza, non c’è anno in cui con i fondi della democrazia partecipata non si acquisti almeno un defibrillatore. Nel primo semestre 2023 sono come minimo tre i Comuni (Gravina di Catania, Nicosia, Priolo Gargallo) che si aggiungono alla lista, installando i dispositivi e realizzando corsi per preparare circa 200 tra cittadini e personale scolastico alle procedure di rianimazione cardio-polmonare. Sempre in tema sicurezza, ci sono poi progetti con finalità antincendio (Agira e Militello in Val di Catania), per garantire l’accessibilità del litorale alle persone a ridotta mobilità (Fiumefreddo di Sicilia) o ancora per migliorare la fruizione di geositi o sentieri (Bagheria e Lipari).
Vince l’arte, non la partecipazione, a San Filippo del Mela, Joppolo Giancaxio, Cianciana, Erice e Giuliana. Ma ci sono anche casi in cui sono stati i cittadini (pochi) a scegliere l’arte, in varie accezioni, che spaziano dalla urban art (Delia) al restauro di orologio e torre cinquecentesca (Sambuca di Sicilia), dalle scalinate in ceramica (Collesano) alle installazioni artistiche all’uncinetto sulle facciate del centro storico (Castel di Lucio).
Le attività in favore di ampie fasce della popolazione o della collettività (eventi, manifestazioni sportive,
«Al netto di molte belle e significative iniziative, certamente utili per il territorio, colpisce la serialità di alcune scelte, che si ripetono identiche o quasi di anno in anno – sottolineano i ricercatori di Spendiamoli Insieme – e la scarsa partecipazione da parte della popolazione.
www.spendiamolinsieme.it, per i dettagli e i singoli casi si può fare riferimento agli approfondimenti:
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